Complici la crisi economica e la paura della malattia, sono sempre di più le persone, anche cattoliche, che si rivolgono a maghi e santoni per risolvere i loro problemi o vengono attirati dalle promesse dei guru dell’una o l’altra “psicosetta”. E sono moltissimi gli adolescenti e i giovani adescati attraverso il web e quelli affascinati dall’occultismo.
“Il fenomeno delle sette, comprese le psicosette e le realtà magico-esoteriche, è in espansione”, ha confermato don Aldo Buonaiuto, animatore generale del Servizio antisette della Comunità Papa Giovanni XXII. “Dal 2002 al 2014 le richieste al nostro centro sono state quasi diecimila. Solo nell’ultimo anno sono stati 696 i casi trattati”, ha raccontato intervenendo al Corso sul ministero dell’esorcismo e la preghiera di liberazione organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris). “Il demonio non inizia i suoi adepti solo con le sette sataniche, ma utilizza pure circuiti più subdoli, come ad esempio le psicosette, realtà che lavorano a livello di manipolazione mentale attivando quei corsi, tanto di moda, utili a ritrovare il benessere”, ha spiegato don Buonaiuto. Si tratta, ha aggiunto il sacerdote, di “lobby di poteri occulti che prima affascinano, rendendo tutto simpatico e compatibile, per poi indurre all’avversione verso Dio, la fede e spesso la famiglia e con il tempo si può arrivare alla convocazione dei demoni.”
Del resto, esistono numerose vie che aprono le porte al Maligno e, ha ricordato la criminologa Beatrice Ugolini, “ci sono diverse forme magiche pericolose”. A partire dalla magia divinatoria, cioè tutti quei riti che hanno a che fare con la predizione del fututo. “Si pensa, a volte in buona fede, che la lettura dei tarocchi o il lancio delle rune (lettere di un antico alfabeto di origine germanica incise su pietra, legno o cristallo, ndr) siano innocui mentre invece – ha ammonito – sono riti magici a tutti gli effetti perchè si fa appello a forze demoniache”. Pratiche particolarmente rischiose sono poi “l’evocazione dei demoni che richiede un sacrificio di sangue” e “la convocazione dei defunti”. Fa parte di questo secondo ambito “lo spiritismo, una forma che si tramanda dalla fine dell’800, dove il mago viene sostituito da un ‘medium'”. “Bisogna fare molta attenzione perchè la stessa dottrina spiritica ammette che gli spiriti evocati possono mentire e che dunque quello che si presenta non sia chi dice di essere”, ha avvertito Ugolini sottolineando che “lo spiritismo è una delle porte maggiormente aperte alla possessione diabolica”.
Anche padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione internazionale esorcisti, nella sua relazione ha rilevato che sebbene il più delle volte “la gente sia animata solo da vane paure, per cui ha bisogno semplicemente di essere tranquillizzata e invitata a una vita cristiana autentica”, i contatti con alcuni operatori dell’occulto, ” che a differenza dei semplici truffatori sono realmente collegati con il mondo demoniaco, possono provocare non solo condizionamenti psicologici e comportamentali che minano l’integrità psicofisica delle persone, ma possono anche renderle soggette ai fenomeni diabolici straordinari della possessione, dell’ossessione, della vessazione e dell’infestazione”.
Stefania Careddu (Avvenire)