Plutone nasconde un oceano ghiacciato sotto la superficie. Lo indicano gli articoli pubblicati sulla rivista Nature dalle Università dell’Arizona, a Tucson, e dall’Università della California a Santa Cruz, entrambi basati sulle immagini del pianeta nano catturate dalla sonda New Horizons della Nasa. Da tali fotogrammi, i ricercatori hanno ipotizzato come luogo lo Sputnik Planitia, l’enorme bacino vasto mille chilometri situato nella vasta pianura (“planitia”, appunto) a forma di cuore osservata sulla superficie del pianeta.
Sotto la sua superficie, quindi, Plutone nasconderebbe un enorme oceano formato da ghiaccio d’acqua e dalla consistenza viscosa. Entrambe le ricerche suggeriscono che la presenza dell’oceano abbia modellato la struttura del pianeta nano creando tensioni nella crosta e crepe sulla sua superficie. Inoltre, l’enorme massa di acqua ghiacciata è responsabile del riorientamento del pianeta e potrà esserlo di nuovo anche in futuro.
La Sputnik Planitia, infatti, si sarebbe spostata nel tempo in conseguenza alle variazioni nell’accumulo di ghiaccio nel suo bacino. Cambiamenti, questi, nei quali avrebbero giocato un ruolo anche le maree generate da Caronte, la più vicina delle lune del pianeta nano. La Sputnik Palnitia è un bacino coperto di ghiaccio vasto circa 1.050 per 800 km (dimensioni simili alla baia di Hudson). Finora si è ritenuto che il ghiaccio della superficie fosse di azoto, ma le nuove ricerche hanno svelato che l’oceano sottostante è formato da acqua.