SCARPINI PER DARE UN CALCIO ALLA POVERTA’

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Piedi nudi, un grande spiazzo di terra battuta, delimitato dal mercato e sacchi di immondizia come campo da calcio e una “bola”, stracci e buste di plastica assemblate insieme per formare una palla. È così che i giovani dei compound africani giocano a calcio, quando non devono sbarcare il lunario chiedendo l’elemosina o non sono occupati a cercare da mangiare nelle discariche o nei cassonetti delle città. Sono tanti i ragazzi di qualsiasi continente che vedono in questo sport una possibilità, una via d’uscita dalla miseria e dalla vita di strada.

Cicetekelo – che in lingua locale Bemba vuol dire speranza, fiducia – Youth Project nasce dalla necessità di dare una risposta immediata a un gruppo di bambini che un membro della Comunità Papa Giovanni XXIII incontrò nel 1997 in Zambia. Si occupa del recupero e del reinserimento in famiglia e in società dei cosiddetti Ovcs – Orphans and Vulnerable Children – minori che vivono situazioni di disagio e indigenza nella cittadina di Ndola e nelle zone limitrofe. Nonostante la povertà, la fatica di una giornata passata a lavorare come bracciante per un mucchio di spiccioli, c’è sempre la voglia di formare una squadra, segnare e vincere. Una passione trasversale quella per il calcio, un sogno comune ai ragazzi di ogni latitudine ed estrazione sociale.

Grazie alla collaborazione tra Macsy, Foundaciò Fc Barcelona e Comunità Papa Giovanni XXIII nasce il programma “2 scarpini per un sorriso”. Protagonisti dell’iniziativa sono quanti partecipano agli Fcb Escola camp Italia, i camp estivi organizzati da Macsy e Barcellona Calcio in Italia. I ragazzi hanno accettato di donare le scarpe da calcio che non usano più. L’obiettivo era quello di raccogliere 1.000 paia di scarpini, ma i risultati sono stati migliori delle aspettative. Uno schiaffo a chi vede nello sport solo un business e strappa lauti ingaggi dimenticandosi, in molti casi, da dove proviene.

Così nella primavera del 2015 un container con scarpini, divise, palloni è stato recapitato al Cicetekelo, tra le grida di giubilo dei 300 campioncini. L’entusiasmo è stato tale che i responsabili del campo hanno subito organizzato un torneo diviso in tre categorie, femminile, under 15 e over 15, andato in scena su più campi: all’interno del centro le eliminatorie, nello Stadio della Fiera di Ndola le finali. Le attività ludico e sportive – e il calcio in particolare – sono parte integrante delle metodologie di intervento del Cicetekelo Youth Project che offre anche assistenza nutrizionale, sanitaria e psicosociale, formazione morale e spirituale, supporto scolastico e professionale.

Insegnare a essere bambino a chi è dovuto crescere troppo in fretta è lo scopo degli educatori del centro, e l’attività fisica in questo è fondamentale: si trasmettono valori basilari, come lo spirito di squadra, si impara a essere leali, a sostenersi l’un l’altro, a gioire dei successi altrui, ma allo stesso tempo si cresce, si diventa più forti.

Liberamente tratto da “Sempre”

Manuela Petrini: