Samantha Cristoforetti è la prima astronauta italiana nello spazio

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Samantha Cristoforetti ha scritto la storia: alle 22,01 la Soyuz Tma-15M è partita in perfetto orario dalla base di Baikonur in Kazakistan con a bordo tre astronauti tra cui la prima donna italiana, la terza europea non russa, a volare nello spazio. Nessun problema alla partenza: il razzo si è alzato nell’oscurità della notte della steppa kazaka e solo le fiamme dei propulsori hanno consentito di seguire la traiettoria che la porterà alle 3,53 circa (ora italiana) ad agganciarsi alla Stazione spaziale internazionale (Iss) insieme al russo Anton Shkaplerov e all’americano Terry Virts, entrambi alla loro seconda missione nello spazio.

Nei primi due minuti di volo il razzo è stato spinto da quattro propulsori che si sono sganciati al termine del loro compito. In meno di cinque minuti sono state bruciate 225 tonnellate di RP-1 (cherosene ad alta raffinazione) e ossigeno liquido. In poco meno di dieci minuti la Soyuz è stata portata a orbitare intorno al nostro pianeta a velocità di 25 mila km all’ora a circa 210 km di quota.

Prima della partenza la Cristoforetti aveva espresso queste parole: “Grazie a tutti del supporto e dell’entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio!». Con questo tweet e con le note della canzone “The Final Countdown” la nostra connazionale ha salutato tutti gli italiani e gli appassionati dello spazio per avviarsi verso il centro spaziale di Baikonur dove è stata aiutata a indossare la tuta pressurizzata Sokol-KV2 prima di arrivare alla rampa di lancio numero 31 e salire a bordo della Soyuz.

Dopo un viaggio di 6 ore dalla base russa di Baikonur, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea ha realizzato il suo sogno di sempre. Prende ufficialmente il via la missione Futura, la seconda di lunga durata dell’Agenzia spaziale italiana. Adesso l’astronauta affronterà quasi 6 mesi di lavoro a bordo, felice di trovare lo spazio “ancora più bello di come lo immaginasse”.

Samantha Cristoforetti ha salutato la mamma nel suo primo collegamento dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) con il centro di controllo della missione a Mosca: ”E’ andato tutto benissimo, abbiamo visto immagini spettacolari, la prima alba e le stelle”. Sorridente, felice e divertita, Cristoforetti si è commossa quando ha sentito in cuffia: ”Ciao Samantha, sono la mamma”. Poi l’entusiasmo e la voglia di parlare della sua prima volta fra le stelle: ”quando siamo arrivati alla Stazione spaziale è stato il momento perfetto per vedere i pannelli solari colorati di arancione. E’ stato un momento stupendo, proprio come mi avevano detto”. ”Lo spazio è come lo sognavi?”, ha chiesto la mamma. ”Molto meglio!”, è stata la risposta. E poi l’astronauta ha chiesto: ”Quanto freddo avete preso a guardare il lancio?”.

Emozionata anche la mamma, ha risposto: ”Ma no, siamo stati fortunati, non era freddo. Vedere il lancio ci ha riscaldato tutti”. Felice dell’accoglienza affettuosa che ha trovato a bordo, Samantha ha raccontato alla mamma: ”Qui ci hanno accolti con una cena, o forse un pranzo, o la colazione … non saprei, ma è tutto bellissimo”. La prima cosa che ha gradito è stata dell’acqua, naturalmente succhiata da una cannuccia collegata a un sacchetto, come è d’obbligo in orbita.

Davide Chiossi: