La condotta italiana in tema di rinnovabili è estremamente positiva: secondo l’ultimo Rapporto “Trends and projections in Europe 2014”, infatti, il Bel Paese sta procedendo in maniera spedita verso gli obiettivi per il clima fissati dall’Unione Europea per il 2020.
Entro sei anni il nostro Paese dovrebbe riuscire a coprire il 17% dei consumi di energia elettrica con fonti pulite, e considerando che già nel 2012 abbiamo varato la soglia del 12%, questo può considerarsi un obiettivo facilmente raggiungibile.
Ma se sul fronte ecologia l’Italia sta marciando in maniera rapida ed efficiente, sul lato della riduzione delle emissioni di Co2 si è ancora molto indietro: nel 2013 le emissioni “climalternanti” hanno raggiunto la quota di ben 278,3 milioni di tonnellate e al tasso di riduzione attuale, si prevede che nel 2012 l’emissione ammonterà a 269,9 tonnellate.
Ma al di là delle situazioni dei singoli Paesi, le prospettive per il 2020 in Europa sono positive: l’Ue, entro questa data, riuscirà infatti a ridurre le emissioni di gas serra rispetto ai livelli fatti registrare nel 1990, superando l’obiettivo comunitario fissato al 20%.
“Nonostante la recessione economica degli ultimi anni – commenta Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Eea – osserviamo come le politiche e le misure adottate stiano mostrando i propri effetti ed abbiano svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di questo esito intermedio.”