La riforma del terzo settore è approdata alla Camera: da ieri, in audizione, i deputati della Commissione Affari Sociali hanno ricevuto circa 30 sigle per apprendere proposte, critiche e sollecitazioni sui temi contenuti nel disegno di legge delega sulla riforma del terzo settore, imprese sociali e disciplina del servizio civile.
I parlamentari della Commissione hanno iniziato l’esame del testo presentato al governo lo scorso primo ottobre, e le audizioni sono state programmate verso la conclusione dei primi interventi parlamentari. La discussione è stata accesa, ed ha messo in luce un’importante “scissione” tra i deputati di maggioranza, che vedono positivamente il testo segnalando solo poche modifiche, e quelli dell’opposizione, tra cui il Movimento 5 Stelle, mostratosi critico e particolarmente avverso nei confronti di questo mondo, considerato come saturo di sprechi e truffe.
I lavori hanno visto una prima parte dedicata interamente all’esperienza del servizio civile: a prender parola sono stati la Conferenza nazionale per il servizio civile (Cnesc), il Forum Nazionale Servizio Civile, l’Associazione mosaico, Cesc project e l’Associazione italiana servizio civile (AISeC). Poi, verso le 13, si è tenuto l’incontro con la realtà “protagonista” del mondo non-profit: il Forum Nazionale del Terzo Settore. Alle 14 sono state ascoltate altre associazioni e organizzazioni per discutere sul tema della riforma.
Enzo Costa, per conto della Consulta del volontariato del Forum del terzo settore, ha sottolineato ai Deputati della Commissione come nel mondo del sociale la legge delega genera non poche perplessità; il punto, ha spiegato il portavoce, è che c’è molta impresa sociale e poca promozione del volontariato: “Facciamo attenzione – ha affermato Costa – perché mentre riformiamo l’interno settore non è possibile che penalizziamo la promozione sociale che poi rappresenta quasi i tre quarti dell’intera categoria”. In seguito alla sua considerazione, le sigle hanno presentato la proposta per un apposito fondo per il volontariato, parallelo a quello attualmente previsto dal ddl delega per l’impresa sociale, che sia dedicato agli investimenti in beni materiali e immateriali. Il Forum, poi, ha portato anche un documento scritto e una serie di emendamenti già preparati che sono stati consegnati ai deputati.
Le opinioni tra le varie associazioni sono state spesso discordanti, soprattutto sul tema delle varie forme di servizio civile, che si discostano spesso da quella “classica” nazionale: alcuni enti, ad esempio, hanno chiesto che in questa nuova legge “si tenga conto di queste esperienze”. Altri, di contro, hanno preferito bocciarle.
Ad aver avanzato proposte, poi, è stato anche il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri, che ha esposto ai deputati alcuni suggerimenti per la modifica alle normative nazionali e internazionali.
Dopo la giornata di ieri, l’esame del testo di legge proseguirà giovedì prossimo, con altre audizioni informali.