Ricercatori Usa: “Il pianeta rischia l’estinzione di massa delle specie animali”

Logo Interris - Ricercatori Usa: "Il pianeta rischia l'estinzione di massa delle specie animali"

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Ricercatori Usa: "Il pianeta rischia l'estinzione di massa delle specie animali"

Il pianeta terra potrebbe essere davanti ad una nuova estinzione di massa delle specie animali già a rischio. Tuttavia, l’uomo possiede tempi e modi per evitarla. E’ quanto si apprende da uno studio pubblicato sulla rivista Nature, in un numero speciale dedicato alla biodiversità. A condurre la ricerca, studiosi americani accompagnati da ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

Lo studio

Secondo il gruppo, guidato da David Tilman, dell’università americana del Minnesota, il numero delle specie che rischiano l’estinzione potrebbe crescere notevolmente nei prossimi 50 anni, a causa dell’aumento della popolazione umana del pianeta. Questo, assieme alla necessità di recuperare sempre più risorse mette infatti a rischio gli habitat delle specie. Per circa l’80% di tutte le specie di uccelli e di mammiferi minacciati, il pericolo maggiore è la perdita dell’habitat. La caccia e altre minacce mettono in pericolo il 40-50% degli uccelli e i mammiferi a rischio. Tuttavia, gli sforzi internazionali verso un’agricoltura sostenibile, la riduzione della svendita dei terreni e la protezione del suolo potrebbero preservare gran parte della biodiversità rimanente della Terra. Anche i coralli sono fra le specie più minacciate ma non è troppo tardi per salvarli, secondo i ricercatori guidati da Terry Hughes, del Consiglio delle ricerche australiano.

A rischio anche barriere coralline e foreste

Ma non sono solo gli animali a rischiare l’estinzione. Anche i loro habitat. Le barriere coralline stanno cambiando rapidamente a causa del riscaldamento globale, di pesca e inquinamento. Tuttavia, ha rilevato Hughes, “se facciamo immediatamente i passi giusti, possiamo garantire un futuro alle barriere coralline, anche se non è più possibile farle ritornare come erano”. Proteggere le specie conviene anche sotto il profilo economico, ha dimostrato il gruppo guidato da Forest Isbell, dell’Università del Minnesota. A rischio anche i boschi. Secondo i ricercatori, la perdita delle specie di alberi nelle foreste è collegata alla ridotta produzione di legno. Lo studio ha anche stimato che il valore economico della biodiversità è dieci volte maggiore rispetto a quello che tutti i Paesi del mondo spendono per conservare le specie. Di conseguenza, gli investimenti nella protezione delle specie non solo ridurrebbero la perdita di biodiversità ma fornirebbero vantaggi economici.

Edith Driscoll: