A Soma, questa mattina, duemila lavoratori sono tornati in miniera. Una miniera “nuova”, non quella che a maggio scorso provocò la morte di 301 operai nel peggior disastro industriale mai avvenuto in Turchia. L’apertura del nuovo sito, che appartiene alla società Soma Holding, stessa detentrice di quella crollata quattro mesi fa, è avvenuta dopo che gli ispettori hanno stilato un rapporto preliminare “soddisfacente” circa la sicurezza nell’area. Lo spiega il governatore Mehmet Bahattin Atci al quotidiano Hurryiet: “Le insufficienze nella miniera scritte nelle relazioni sono state trattate – afferma – e molti materiali, tra cui maschere di ossigeno, sono stati cambiati. Penso che la situazione non sia più quella di mesi fa”. Dopo la tragica esplosione di maggio, le rivelazioni sulle gravi carenze nella sicurezza degli stabili e le proteste di migliaia di cittadini, molte delle miniere nella regione di Soma furono chiuse. Il Parlamento, tuttavia, nonostante i dibattiti ancora non ha approvato una nuova legislazione per la sicurezza sul lavoro.