RePlast, i rifiuti in plastica diventano materiale per l’edilizia

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La plastica è tra gli elementi più utilizzati dall’uomo. Tuttavia, resta il problema dello smaltimento e della dispersione nell’ambiente. In tanti si stanno adoperando per ideare sistemi ecologici per poter riutilizzare questi materiali dannosi per il pianeta e trasformarli una risorsa. Ad esempio, alcuni marchi, come Adidas, hanno scelto di riciclare e lavorare le plastiche raccolte dal mare per produrre capi d’abbigliamento eco-friendly, ma ciò non è sufficiente. Per questo stanno nascendo numerose start-up che studiano soluzioni innovative per poter limitare i danni della plastica.

ByFusion è un gruppo di ricercatori statunitensi che è riuscito a trasformare i rifiuti plastici in mattoni da costruzione. Adeguatamente sfruttata, questa invenzione potrebbe realmente rivoluzionare il sistema di smaltimento della plastica oltre che le tecniche di costruzione. L’idea si ispirazione dal macchinario messo a punto dall’inventore neozelandese Peter Lewis che comprime i rifiuti di plastica fino a trasformarli in blocchi compatti di differenti dimensioni. I mattoni ottenuti, denominati RePlast, possono essere ottenuti con una strumentazione portatile alimentata con l’elettricità e, soprattutto, senza dover selezionare e lavare i rifiuti da riciclare. Il processo di trasformazione avviene in maniera atossica e sicura e le nuove costruzioni edificate con i mattoni in plastica sarebbero, quindi, eco-sostenibili ed idonei ad ottenere la certificazione Leed.

Inoltre, i blocchi RePlast sono robusti e resistenti nel tempo, garantendo il 95% di emissione di gas serra in meno rispetto ai mattoni tradizionali. Il loro impiego nell’edilizia, contribuirebbe non solo a mantenere più pulito l’ambiente che ci circonda, riciclando tutti i tipi di plastica, senza distinzione, ma anche realizzando edifici a bassissimo impatto. Attualmente i mattoni di plastica sono stati utilizzati per la costruzione di muri e barriere stradali ma non è detto che a breve non trovino spazio anche in altri ambiti.

Daniele Vice: