Il panorama internazionale è ricco anche oggi, 30 gennaio, non ci sono notizie “standardizzate”. Il terrorismo rimane ancora una minaccia da prima pagina, ma non è notizia principale. Vediamo le news principali delle testate internazionali nella nostra rassegna stampa internazionale.
NEW YORK TIMES: L’ULTIMO PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO PER INTERNET CREA SDEGNO IN CINA
Non è la prima volta che la Cina restringe l’accesso ad internet dei propri cittadini. Questa volta a risentirne sono le aziende e le grandi organizzazioni lavorative, le autorità cinesi hanno infatti iniziato ad interferire con l’utilizzo delle Virtual Private Network, VPN – sistema utilizzato per creare un collegamento per ampie zone geografiche a costo limitato. Da artisti ad astronomi, l’indignazione sale per questo nuovo provvedimento. (nytimes.com)
THE TIMES UK: INCREMENTA ENORMEMENTE LA STRAGE DI BESTIAME PER SCOPI RELIGIOSI
Il giornale inglese dà rilievo all’enorme incremento, di quasi il 60%, del numero di animali – principalmente capre e pecore – uccise con i metodi di tortura tradizionale, secondo la legge islamica, per la produzione di halal (cibo approvato dalla legge islamica). Gli animalisti si rivoltano alla pratica di uccisione degli animali in modo brutale. (thetimes.co.uk)
LE FIGARO: VALLS VANTA UN “DIALOGO EQUILIBRATO” TRA FRANCIA E CINA
Anche i giornali francesi, come quelli americani, riportano la Cina in prima pagina, ma con notizie molto diverse. LE figaro scrive infatti del viaggio di Valls, Primo Ministro francese in Cina; anche ieri la notizia della visita ufficiale, a soli due anni di distanza dalla visita di Hollande, occupava la prima pagina. Valls si fregia delle serene relazioni tra la Francia e la Cina che prevedono un rapporto sereno anche per l’avvenire. Numerosi i temi trattatati, dal terrorismo alla Grecia, dal commercio ai diritti dell’uomo, dall’energia al trasporto, dai finanziamenti della Cina alla tecnologia della Francia, i progetti sono tanti ma il cammino è lungo. (lefigaro.fr)
EL PAíS: L’ISRAELE AVEVA AVVISATO DELL’ATTACCO IN LIBANO, MA IL POSTO PREVISTO ERA UN ALTRO.
Il terrorismo occupa le prime pagine in spagna vista la recente morte del connazionale spagnolo n territorio libanese. L’esercito israeliano assicura che aveva avvertito del bombardamento che uccise il capo spagnolo. La comunicazione però affermava che sarebbe stato a Granjas de Shebaa e non a Ghayar. Si indaga ancora sulla morte, la Spagna è in lutto ma Rajoy non prenderà parte al funerale.(elpais.com)