Un impegno costante e serrato nel tempo sul fronte della raccolta differenziata ha portato la Campania a raggiungere un buon traguardo: il 65% entro il 2015, secondo le stime della regione, obiettivo che la pone al di sopra della media nazionale. A rendere noti i dati sulla differenziata è l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano che sottolinea: ”Il nostro costante e silenzioso lavoro di programmazione ci dà ragione. Gli investimenti della giunta Caldoro messi a disposizione dai Comuni contribuiscono in modo rilevante a consolidare l’efficacia dei sistemi di raccolta per raggiungere il traguardo del 65% entro la fine del 2015”. L’impegno è di seguire la strada intrapresa perché ”sostenere e stimolare gli amministratori locali e i cittadini si è rivelata una scelta vincente”.
Secondo i dati del rapporto “Comuni ricicloni” di Legambiente, solo 8 Municipi sui 358 censiti in Campania hanno una percentuale di differenziata minore del 35%; 230 superano il 55% (di cui 143 vanno oltre il 65%). Resta l’imbarazzante caso Napoli in cui il ritardo nella capacità di risposta continua schiacciandola al 21% di raccolta differenziata. Ma la regione complessivamente – come segnala anche l’ultimo rapporto di Ispra – ha cambiato passo raggiungendo una quota di raccolta (44%) semplicemente impensabile fino a pochi anni fa: è maggiore di quella della Toscana (42%) e uguale a quella della Val d’Aosta.