La risposta a ogni possibile crisi coniugale passa dalla camera da letto. Grazie al sesso la coppia si rafforza, impara il rispetto reciproco, ritrova l’armonia e si prepara ad affrontare (in piena condivisione) ogni aspetto della vita matrimoniale. Lo sostiene uno studio condotto dai ricercatori delle università di York, Losanna e Friburgo, e riportato dal Daily Mail, che ha monitorato la vita sessuale di 50 coppie. Il risultato? La durata di una relazione è direttamente proporzionale alla quantità di rapporti consumati. A ciò si aggiunge quanto più volte ribadito da numerosi sessuologi statunitensi, secondo cui fare l’amore non solo rinsalda il sentimento ma assicura la sua longevità, riducendo drasticamente i casi di infedeltà.
Lo studio
“Il sesso rende più felici – spiega la dottoressa Amanda Pasciucco, terapeuta della famiglia e del matrimonio – perché libera le endorfine accrescendo i livelli di dopamina e ossiticina nel cervello”. L’intimità, in particolare, “avvicina i partner. E’ il modo migliore per creare complicità. Soprattutto se preceduta e seguita da un dialogo”. Questa sintonia si traduce in un miglior rapporto nella quotidianità, incidendo in modo decisivo sulle prospettive di una relazione sentimentale duratura, non solo nei giorni immediatamente successivi all’amplesso ma addirittura nei 6 mesi seguenti.
Gli esperti
Per il dottor Roger Libby, autore e terapista del sesso, “fare l’amore è salutare ed essenziale, è la colla di un rapporto di coppia”. Mentre Micheal Dawn sottolinea l’importanza, durante l’atto, di mantenere il contatto visivo e di tenersi per mano. Perché la sessualità non deve essere mai fine a se stessa – finalizzata solo al raggiungimento del piacere fisico – ma deve essere prima di tutto espressione di sentimenti reciproci. “Se una persona si sente rifiutata o ferita – evidenzia – si isola. Quando i partner raggiungono un buon livello di intimità tendono invece ad aprirsi, a confrontarsi“. Sentirsi desiderati “genera benessere e desiderio di condivisione”. Per la terapeuta Jacqueline Mendez l’amplesso è una sorta di “macchina del tempo”: riporta la coppia ai primi momenti della relazione amorosa”. Grazie all’intimità i coniugi “si sostengono reciprocamente, anche se non sono d’accordo. Il loro è un amore incondizionato, che rafforza la genitorialità se hanno figli”. Viceversa non fare l’amore influisce sulla vita personale, compresa quella fuori casa. “Molti uomini sostengono che l’astinenza danneggi la loro giornata lavorativa perché sanno che, una volta rientrati tra le mura domestiche, saranno rifiutati. Le donne, invece, si sentono colpite nella loro autostima“.
Combattere il calo del desiderio
La sessualità è, quindi, un aspetto centrale della vita coniugale. E per evitare pericolosi intoppi è necessario che ognuno faccia la sua parte. Il rischio è che le dinamiche quotidiane e la routine finiscano col prevalere portando al calo del desiderio. Si tratta di un disagio della sfera intima che riduce la frequenza dei rapporti, provocando malumori e frustrazione all’interno della coppia. Al di là dei casi in cui il disturbo è causato da patologie organiche (per le quali è opportuno rivolgersi a uno specialista), la maggior parte degli esperti consiglia di ricostruire l’armonia partendo dal dialogo e dalla condivisione, compresa quella dei problemi che potrebbero aver determinato la crisi affettiva. Per riprendere insieme un cammino difficile ma entusiasmante, destinato a durare per tutta la vita.