Perché l’Italia, unico paese dell’eurozona Grecia a parte, che si è concessa il lusso di un governo tecnico, quello guidato da Mario Monti, che ha potuto permettersi decisioni atipiche in una democrazia e che ha beneficiato di margini di manovra unici cresce così poco? E perché neppure i governi di mini larghe intese, cioè non votati nelle urne, come sono stati quello Letta e l’attuale Renzi non producono una spinta nel tasso di crescita analoga a quanto ottenuto dal monocolore di Rajoy a Madrid? Il problema di fondo italiano e’ duplice. Innanzitutto le riforme sono sempre parziali. Il Jobs Act spagnolo riguarda l’intero mercato del lavoro quello di Renzi solo i neoassunti dal marzo del 2015 e non il pubblico impiego. La spendingreview iberica sui costi del pubblico impiego e della spesa statale e regionale è vera, quella italiana un mix di slide e di nuove imposte a livello locale che compensano i tagli ed i minori trasferimenti dal centro.
Poi, c’è l’elemento più specifico del caso Italia che tiene il nostro Pil incatenato ad una crescita da zero virgola: il capitalismo italiano rimane l’unico ad avere dei forti geni anticapitalistici che ne fanno un unicum nell’eurozona. L’imprenditore e’ un pericoloso individuo che sfrutta la collettività; la concorrenza crea situazioni di svantaggio per i più e va sempre contenuta dando vita a corporazioni e a monopoli spesso pubblici; la fiscalità deve essere altissima perché solo lo stato tramite il fisco può ben redistribuire opportunità.
In Italia nessuno si è accorto che perfino il capitalismo tedesco, quello della economia sociale di mercato, si è evoluto nella direzione di internalizzare la più accesa concorrenza per favorire il benessere dei consumatori, l’occupazione e la crescita. Oggi solo il capitalismo italiano rimane anti mercato; così non crescerà mai più e la svalutazione dell’euro, il crollo del petrolio e il QE della Bce potranno solo farlo galleggiare. Ecco perché Renzi deve andare oltre le slide e comunicare chiaramente ai mercati il modello di capitalismo target che ha in testa, solo così il Pil potrà crescere di nuovo.