Le città del mondo dove si vive meglio? Il sorprendente verdetto della nuova classifica dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo, mette ben quattro centri urbani australiani tra quelli con la migliore qualità della vita. Canberra è al primo posto mentre Melbourne, Sidney e Perth figurano nella top 10. Lo studio che ha classificato 362 regioni dei suoi 34 paesi membri, ha usato nove misure di benessere: reddito, istruzione, occupazione, sicurezza, salute, accesso ai servizi, ambiente, alloggi e coinvolgimento civico.
L’Australia è sul gradino più alto del podio fra i paesi, con 76,5 punti su 90, seguita da Norvegia, Canada, Svezia e Stati Uniti. Fra le prime 10 ci sono due stati Usa: New Hampshire e Minnesota. Agli ultimi posti, fra le nazioni, ci sono Slovacchia, Polonia, Ungheria, Turchia e infine Messico.
La scelta di Canberra come miglior luogo al mondo è stata accolta con orgoglio da alcuni media locali e con sorpresa da altri. Nell’immaginario pubblico, Sydney e Melbourne sono più cool e divertenti, mentre Canberra è considerata una città artificiale, disegnata a grandi cerchi concentrici dall’architetto americano Walter Burley Griffin e costruita dal nulla negli anni Venti. Tanto da subire il giudizio lapidario dello scrittore Bill Bryson in un suo diario di viaggio Down Under: “Canberra: perché aspettare la morte?”. Mentre la definizione dell’Economist nel 2009 fu: “Pyongyang senza la distopia”.
Il territorio della capitale federale australiana con 385 mila abitanti, in gran parte impiegati pubblici e diplomatici, presenta anche un soprannome che la dice lunga: “not too bad a place to live”, non un posto troppo brutto in cui vivere. Se quindi la scelta di Canberra lascia un po’ stupiti l’unico modo per giudicare è vederla con i propri occhi, magari organizzando il prossimo viaggio.