“Non aspettiamo i referendum della Lega per dire che la legge Fornero sulla previdenza è la peggiore in assoluto nella storia del Paese”: a dirlo è il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine della manifestazione nazionale sul lavoro a cui partecipano i delegati delle regioni del Nord.
“Noi faremo proposte sperando e lottando – ha aggiunto la leader dei lavoratori – perché il governo e il Parlamento la cambino da subito questa legge”. La leader della Cisl riconosce all’esecutivo la validità dei correttivi alla Legge Fornero approvati dalla Camera ma, spiega, “non sono sufficienti per risolvere i problemi creati dalla Riforma pensionistica del 2011”.
La legge Fornero, ha proseguito Furlan “non tiene conto che non tutti i lavori sono uguali. A 67 anni, sulle gru o sulle impalcature non ci si arriva, si cade prima. A 67 anni dopo averne passati alcune decine dietro al banco di un negozio si hanno due caviglie così. Non si può pensare a 67 anni di poter ancora accudire ad una classe di 25 o 30 bambini. Questa – ha sottolineato il segretario Cisl – non è la dignità del lavoro. Perché quindi aspettare ancora? Mettiamo da subito le mani sulla legge Fornero”.
La sindacalista ricorda come si debba provvedere “ad una revisione generale dell’età pensionabile con il contestuale ripristino del sistema delle quote abolito in fretta e furia nel 2011. In tal modo – ha concluso la Furlan – anche l’emergenza esodati, creata dal governo Monti, verrebbe naturalmente assorbita”.