Una serie di esplosioni si è susseguita in Giappone a partire dalle 6:20 di questa mattina nella fabbrica di alluminio della Shinkou Alumer Inc a Kitakyushu, città di quasi un milione di abitanti nella prefettura di Fukuoka a sud del paese. Secondo i primi rapporti delle autorità non ci sono state vittime, i sei lavoratori di turno quando sono iniziate le esplosioni sono usciti illesi.
“Le nostre investigazioni iniziali indicano la possibilità che dell’acqua è in qualche modo finita nella fornace durante il processo di fusione dell’alluminio, causando esplosioni di vapore”, ha spiegato un portavoce della ditta metallurgica alla rete televisiva nazionale giapponese NHK che ha trasmesso le immagini in diretta della fabbrica avvolta dalle fiamme e sormontata da un denso fumo bianco.
Seconda grande esplosione nel giro di pochi giorni in Giappone dopo l’incendio al deposito di munizioni nella base militare americana di Sagamihara, nella prefettura di Kanagawa, del 23 agosto. Anche in quella occasione non ci furono vittime. Mese di fuoco quello appena trascorso, segnato dal disastro della città portuale di Tianjin, in Cina, che ha provocato 139 morti e centinaia di feriti. C’è preoccupazione tra la popolazione per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, il governo giapponese fa sapere che prenderà provvedimenti per assicurarsi che episodi del genere non si ripetano.