Un ciclo di vaccinazioni destinato a raggiungere almeno 18 mila bambini di età inferiore ai 15 anni, è questo il prossimo intervento dei Medici senza Frontiere nella Repubblica centrafricana. Un iniziativa che ha preso il via questa settimana e coinvolgere molti minori che vivono nel campo profughi a nord del paese.
Oltre alle vaccinazioni contro il morbillo e la poliomielite, i piccoli riceveranno vitamine e trattamenti contro i parassiti. L’obiettivo dell’organizzazione umanitaria è quello di poter raggiungere i 16 mila bambini presenti nel centro accoglienza per rifugiati di Batangafo, e i 2000 che ancora vivono nelle loro case.
Le precarie condizioni di sicurezza, i continui saccheggi e gli attacchi da parte di milizie armate hanno costretto i civili nella zona ad abbandonare le loro abitazioni e oggi la maggior parte della città appare deserta. Il campo profughi di Batangafo pensato per ospitare 12 mila persone oggi ne accoglie 35 mila. Una situazione di emergenza che rende sempre più alta la percentuale di diffusione di malattie tra gli sfollati.
“Il sovraffollamento è un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie nel campo”, ha dichiarato Carmen Terradillos, coordinatore di Medici Senza Frontiere a Batangafo. “Oltre ad avviare le vaccinazioni, stiamo rafforzando le nostre risorse ospedaliere”. Per facilitare la situazione, il personale medicoha potenziato le attivitaà di promozione della salute tra i rifugiati del campo.