Il coraggio di una moglie e di una madre. Quello mostrato da Rachel Carling-Jenkins, parlamentare australiana dello Stato di Vittoria, che ha raccontato in questi giorni la sua drammatica esperienza, vissuta nel febbraio dello scorso anno quando scopri nel computer del marito, Gary Jenkins, una vera e propria “collezione” di foto pedopornografiche di bambine nude e in atteggiamenti espliciti. Nel pc dell’uomo sono stati trovati anche video pedopornografici che l’ex moglie non ha esitato a definire sconvolgenti. E’ stata lei stessa, a 18 mesi di distanza da una scoperta che l’ha segnata profondamente, a spiegare come sia subito andata insieme al figlio a denunciare quello che ormai è il suo ex marito. Che dopo essere stato arrestato, ha passato quattro mesi in carcere e ora è iscritto nel registro dei “Sex Offenders“. Per questo sarà tenuto sotto sorveglianza dalla polizia nei prossimi otto anni, come ha riportato nei giorni scorsi il Canberra Times.
Una scoperta angosciante
“Mi ritrovo inconsciamente a cercare i volti delle bambine che vedo nelle strade, angustiata quando un viso innesca il ricordo di una foto o di un video di una bambina che ho scoperto nella sua collezione” ha detto la parlamentare davanti ai colleghi. Rachel Carling ha spiegato di aver atteso a parlare pubblicamente del crimine commesso dal marito per non interferire con le indagini. Adesso, però, è arrivato il momento di dare voce a quanti non ce l’hanno, le vittime di simili orrendi abusi. Al termine del suo accorato discorso molti parlamentari si sono complimentati con lei per il coraggio dimostrato ed hanno voluto abbracciarla.
Impegno sociale
Rachel Carling, che ha un dottorato in scienze sociali, prima di essere eletta in Parlamento, ha lavorato per vent’anni proprio nel sociale, specializzandosi nel sostegno a persone disabili, agli aborigeni e alle donne. Eletta per i laburisti, a giugno ha annunciato il suo passaggio tra le file dei conservatori.