Il laboratorio di gelateria del carcere Due Palazzi di Padova, gestito dall’Officina Giotto, è aperto da soli 6 mesi e già vince la sfida e si presenta a Expo. Il prodotto, realizzato dai detenuti della casa di reclusione padovana, già famosa per il suo panettone e altri prodotti dolciari, sarà infatti protagonista dell’Esposizione universale lunedì 17 agosto, ospite del padiglione Coldiretti. Insieme al gelato – espressione di una scelta naturale a partire dalle materie prime dei produttori locali di Campagna amica. I visitatori potranno assaggiare anche l’ormai famoso “panettone a ferragosto”, in versione fiori d’arancio.
“Esiste qualcosa di più vicino allo spirito dell’Expo? – si chiede Nicola Boscoletto, presidente del consorzio Officina Giotto – . L’esposizione internazionale non è un’enorme fiera del cibo, ma un’occasione per riflettere sul fattore umano che sta alla sua base”. Boscoletto ricorda infatti che “per chi segue i percorsi lavorativi e viene poi accompagnato al lavoro esterno in misura alternativa, la percentuale di recidiva, che normalmente si attesta sopra al 70%, viene letteralmente abbattuta: parliamo del 2-3% di persone che tornano a delinquere. Puntare tutto sulla persona è l’unica vera possibilità per rispettare davvero il pianeta e valorizzare le sue risorse”.
I prodotti della pasticceria raccolgono ordini da tutto il mondo e contano su 200 punti vendita. Il laboratorio di gelateria della casa di reclusione Due Palazzi ha iniziato la sua attività nel gennaio 2015, grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e della Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia. Officina Giotto ad oggi conta 500 dipendenti, di cui 214 persone svantaggiate, soprattutto in condizioni di disagio sociale, ma anche con disabilità fisiche e psichiche.