La Danimarca ha presentato alla Commissione per i limiti della piattaforma continentale dell’Onu un documento ufficiale in cui afferma la sua sovranità su un’area estesa del Polo Nord collegato alla Groenlandia, regione dipendente da Copenaghen. Il territorio richiesto si trova a 370 km a nord della Groenlandia stessa, ed è considerata una potenziale fonte di risorse energetiche. Tanto da essere oggetto di una vecchia contesa tra Canada e Russia. Il ministro degli Esteri danese, Martin Lidegaard, ha detto che dopo le rilevazioni scientifiche degli esperti delle Nazioni Unite comincerà un lungo “processo politico” che potrebbe richiedere alcuni decenni prima di arrivare a conclusione.
La terra reclamata è la cosiddetta Dorsale di Lomonosov, un rilievo montuoso sottomarino lungo circa 1.800 chilometri che si estende sul fondo del Mar Glaciale Artico e passa per il Polo Nord. Lidegaard haspiegato che i rilievi effettuati fin dal 2002 da un comitato di geofisici danesi permettono di avanzare le richiesti formali di sovranità su un’area di circa 895 mila chilometri quadrati (circa 20 volte la grandezza della Danimarca). Si stima che nel Mar Glaciale Artico possano trovarsi attualmente il 15 per cento del petrolio, il 30 per cento del gas naturale e il 20 per cento del gas naturale liquefatto presenti sulla Terra.