OMICIDIO NEMTSOV, INDAGINI DA RIFARE. SPUNTANO NUOVE PISTE

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Si infittisce il mistero dell’omicidio di Boris Nemtsov, ogni volta che l’indagine sembra avere un esito positivo emergono nuove rivelazioni, fughe di notizie, voci che riportano al punto di partenza. Secondo alcune indiscrezioni il reale movente dell’omicidio sarebbe ben lontano da quello che incolpa l’indignazione islamica per le posizioni pro-Charlie dell’oppositore del Cremlino. Infatti  dopo la visita di ieri al carcere di Lefortovo all’ex Ufficiale del Battaglione Sever – incriminato come unico organizzatore ed esecutore – ,  un componente della Commissione pubblica per i diritti umani presso il Cremlino, Andrei Babushkin, ha dichiarato che uno dei sospettati per l’omicidio Nemtsov, “ha probabilmente confessato sotto tortura”, poiché sul corpo del detenuto ha detto di aver visto “numerose ferite”. Inoltre riporta anche le parole del detenuto, il quale avrebbe detto: “Continuavano a urlarmi: hai ucciso tu Nemtsov? Io dicevo loro si no. pensavo che mi avrebbero portato a Mosca e avrei detto al tribunale tutta la verità sulla mia innocenza. Ma il giudice non mi ha dato possibilità di parlare”.

 La confessione di Zaur Dadayev sarebbe quindi estorta, e appaiono nuove piste, la prima riguarderebbe mandanti ed esecutori riconducibili sì alla Cecenia, ma ad apparati vicini al leader regionale Ramzan Kadyrov, fedelissimo a Putin. A sostenerlo è il quotidiano Novaja Gazeta, giornale dell’opposizione per cui scriveva anche Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006 perché “colpevole” di scottanti reportage sulla Cecenia e sulle violazioni dei diritti umani della Russia di Putin. Un’altra giornalista, Eva Merkaciova, scrive che organizzatore del delitto Nemtsov è il “maggiore Ruslan” Gheremeiev, altro ex del battaglione Sever, corpo d’elite voluto dal leader ceceno Ramzan Kadyrov nel 2006 come parte della sua guardia del corpo, poi inquadrato nelle forze del ministero degli Interni. I mandanti, due pezzi grossi della politica russa vicini allo stesso Kadyrov.

La notizia viene ripresa anche dal blogger e leader dell’opposizione Alexey Navalny, che su twitter ironizza e imputa l’uccisione “organizzata da Adam Delinkhanov e Suleman Gheremeiev – deputato e senatore – attraverso Ruslan Gheremeiev”. Nella lista di persone nel mirino  ci sarebbero anche Mikhail Khodorkovski, il direttore di radio Eco Alexiei Venediktov e la star Tv Ksenia Sobciak. Novaja ritiene che i servizi segreti abbiano informato Putin, decisi ad andare sino in fondo in quella che viene descritta come una sorta di guerra tra i ‘siloviki’ (ovvero gli uomini degli apparati di forza).

Ma da Lifenews.ru emergono altri particolari che potrebbero avere un peso rilevante nelle indagini. Il sito, che vanta buone fonti nei servizi segreti, ha pubblicato in esclusiva alcuni video nei quale Tamerlan Eskerkhanov, uno dei cinque sospettati per l’omicidio Nemtsov, appare all’interno del night club moscovita “Duran” alle 23.36, ossia cinque minuti prima del delitto. Un periodo di tempo che, secondo il sito, rende impossibile raggiungere dal locale il ponte davanti al Cremlino dove è stato ucciso l’oppositore.

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