È arrivata sotto forma di “cinguettio” la comunicazione dell’esito del meeting per la coltivazione degli Ogm in Europa, avvenuta a Bruxelles. Il ministro per l’ambiente Gian Luca Galletti ha infatti condiviso su Twitter la decisione presa insieme ai suoi colleghi: “A Bruxelles raggiunto accordo di principio Consiglio-Commissione-Parlamento: decisione finale su libertà Stati per Ogm a portata di mano”.
Un vertice durato quasi sei ore che ha visto proprio il ministro per l’ambiente italiano (l’Italia è la nona presidenza dell’Unione che cerca di far andare in porto la decisione) schierato in prima fila – a capo degli altri negoziatori del Consiglio Ue – per cercare di portare a casa una decisione molto importante per il settore: ogni singolo Stato membro vorrebbe poter decidere di restringere o vietare la coltura Ogm su una parte o sull’insieme del loro territorio, nonostante essi siano stati autorizzati o siano in corso di autorizzazione a livello europeo.
Un primo punto sembra che il ministro Galletti se lo sia aggiudicato, ma per vincere la partita dovrà aspettare ancora un po’ di tempo. Infatti la decisione finale spetta al Comitato per gli Ambasciatori Ue (Coreper) e alla Commissione parlamentare ambiente, le quali dovranno formalmente approvare o respingere l’intesa.