Quanti hanno votato il “Occidentali’s Karma”Ā di Francesco Gabbani, primo in classifica tra le canzoni piĆ¹ ascoltate in radio in questo mese? E quanti sanno cosāĆØ il karma, cosāĆØ il mantra e cosa significa pĆ”nta rĆŖi? Sarebbe un sondaggio interessante e lo stesso cantante ne ha avuto il dubbio quando ĆØ stato acclamato vincitore del Festival di Sanremo dopo che lo scorso anno aveva tentato con la canzone Amen. Cosa volesse comunicare con questi due pezziĀ il giovane di Carrara ognuno lo puĆ² intuire anche dai suoi video.
Un mix che crea confusione
Una cosa ĆØ certa: nella cultura occidentale si stanno mescolando sempre piĆ¹ filosofie orientali, concezioni antropologiche e tradizione cristiana con una diffusa inconsapevolezza da parte degli stessi esseri umani. Il rischio ĆØ che solo di fronte agli attacchi terroristici gli Europei si risveglino e, tentando di alzare la bandiera patriottica, si accorgano che una cultura occidentale non esiste quasi piĆ¹ e che in fondo le tradizioni e le radici dei popoli che abitano il vecchio continente si stiano confondendo e pian piano sgretolando.
La passione per l’oriente
Ci sono mille āmodeā rituali, tanti karma, che van per la maggiore e che son praticate in modo inconsapevole. Un esempio ĆØ la praticaĀ dello yoga che riguardaĀ nel mondo, secondo il Financial Times,Ā 100 milioni di persone. Ma viene utilizzato come esercizio fisico oppure come forma di meditazione trascendentale? Su questa problematica si espresse chiaramente alcuni anni fa lāallora cardinale Ratzinger che sottolineava come esista uno yoga ridotto ad una ginnastica che mira ad aiutare la persona al rilassamento fisico. Ma esistono anche centinaia di scuole che utilizzano la preparazione fisica per esprimere una determinata visione dellāuomo, del mondo, della relazione tra uomo e Dio. “Anche nel caso dello yoga e delle altre tecniche orientali, sarebbe necessaria una trasformazione e uno spostamento radicale che realmente tolgano di mezzo ogni pretesa ideologica”.
Derive
Non a caso su questo tema intervenne anche la Conferenza episcopale dellāEmilia-Romagna tre anni fa con un valido strumento formativo, non abbastanza diffuso tra i cristiani, che sāintitola “ReligiositĆ alternativa, sette, spiritualismo” per frenare il fenomeno del cosiddetto neospiritualismo e il āsupermarket delle religioniā. Pratiche e discipline che vanno dalla new age al salutismo, dallāufologismo allāoccultismo e vengono considerate tutte espressioni della spiritualizzazione della psiche umana che finisce per rendere sacre le “sensazioni personali, lāindividualismo religioso, il rapporto personale diretto col divino o tra il singolo e Dio senza mediazione istituzionaleā generando una āconfusione tra lo psichico e lo spirituale”.
Rischi
Lāegocentrismo e il narcisismo, diffusi dallāuso improprio di certe tecniche, possono incidere sullāequilibrio psico-affettivo e provocare particolari patologie e disturbi. Occhio quindi a “santoni e guaritori” e a quel salutismo, che “finisce per dissolvere Cristo nellāanimismo pagano”. Secondo i Vescovi dellāEmilia Romagna ĆØ quindi fondamentale ātestimoniare la vita di fedeā, āconoscere la Bibbiaā, āformare comunitĆ cristiane vive e fraterneā, āvalorizzare la parrocchiaā. Dall’oriente possono dunque arrivareĀ elementi utili per il proprio rapporto col corpo ma attenzione a non confondere le identitĆ religiose e soprattutto la relazioneĀ con Dio. CāĆØ infatti chi avendo semplicemente iniziato ad affacciarsi al mondo delle cure omeopatiche ĆØ poi, stranamente, arrivato a rinnegare in modo assoluto la medicina, mettendo a repentaglio la propria stessa vita.
Occhio alle controindicazioni
Non si tratta di creare una black list delle varie teorie e pratiche spiritualistiche, negando in modo assoluto la ricchezza di tradizioni di altri popoli e di altre culture. Ma occorreĀ acquisire la consapevolezza che ognuna di queste pratiche presenta controindicazioni su cui ĆØ opportuno informarsi. Parallelamente vale la penaĀ riscoprire la propria identitĆ e le proprie tradizioni, sapendo riconoscere che siamo esseri in relazione e non ĆØ vero che tutto inizia, finisce e si risolve nel nostro io.
Riscoprire la propria fede
Approfondire la propria dimensione religiosa che troppo banalmente viene soffocata da una mescolanza e da un sincretismo di massa, incentivato dagli stessi mass media, aiuta lāuomo a rimettere al centro la propria dignitĆ , la bellezza dellāessere creatura insieme ad altre creature. E ancor piĆ¹ riscoprire la Relazione per eccellenza che, in GesĆ¹ nella storia dellāumanitĆ , ha diffuso un nuovo modo di vivere nella nostra casa comune, in cui la sofferenza non si rifugge ma la si affronta lottando e portando insieme i pesi degli altri, e la guerra la si āattraversaā vivendo il perdono e il dialogo tra le forze opposte. Dāaltra parte Ghandi che riteneva che l’Europa avesse tradito gli insegnamenti di GesĆ¹ insegna: “Credo che GesĆ¹ appartenga non solo al cristianesimo ma al mondo intero, a tutte le razze e a tutti i popoli. Mi piace il vostro Cristo ma non mi piacciono i vostri cristiani”.