Nuovi studi e testimonianze sugli interventi di Pio XII per salvare gli ebrei

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La figura di Pio XII sarà al centro del convegno organizzato dal Comitato Papa Pacelli, presieduto dall’avv. Emilio Artiglieri, in programma domani, giorno del compleanno e dell’elezione al soglio pontificio di Pio XII, nella Sala dei Papi del convento di S. Maria sopra Minerva. Un appuntamento che promette importanti novità: da una parte la testimonianza di Donna Anita Garibaldi, pronipote di Giuseppe, sul rapporto della sua famiglia, in particolare del padre generale Ezio Garibaldi, con il Pontefice; dall’altra i risultati del lavoro di ricerca storica del diacono Domenico Oversteyns sul numero degli ebrei salvati a Roma durante la Seconda Guerra Mondiale grazie a Pio XII.

Al convegno “Pio XII: La leggenda nera sta per finire. Nuove testimonianze e approfondimenti” interverranno anche il prof. Livio Spinelli, storiografo, che illustrerà l’opera di suor Margherita Marchione Mpf., tra le maggiori biografe di Pio XII e dei suoi interventi a favore degli ebrei, della quale presenterà l’ultimo volume: “Avvocata di Papa Pio XII: la mia ultima crociata”; e il prof. Giulio Alfano, della Pontificia Università Lateranense, che spiegherà il concetto di democrazia nel magistero di Pio XII. L’incontro, che sarà moderato da Andrea Acali, giornalista di In Terris, inizierà alle 17. Sarà allestita anche una mostra con giornali e documenti dell’epoca a cura di Giovanni Cipriani del Centro di promozione del libro. Al termine nella basilica si terrà una preghiera per la beatificazione del venerabile Pio XII.

Particolarmente rilevante sarà il contributo di Domenico Oversteyns FSO che offrirà un resoconto aggiornato del suo studio sulle testimonianze degli ebrei e dei loro salvatori sui fatti successi durante la persecuzione nazista a Roma tra l’8 settembre 1943 e il 4 giugno 1944, giorno della liberazione. I numeri dettagliati che presenterà si basano sulle fonti e sulle testimonianze di ebrei già conosciuti ma con importanti novità. Lo storico spiegherà come e perché Pio XII salvò 500 ebrei (480 romani e 20 stranieri) in 48 conventi già prima del rastrellamento nel ghetto il 16 ottobre 1943. Prima di questo giorno, stima Oversteyns, 1.323 ebrei (1.116 romani e 207 stranieri) si trovavano già fuori delle loro case in cerca di un rifugio per salvarsi; secondo lui, Papa Pacelli e diversi collaboratori in Vaticano e nella Chiesa di Roma hanno aiutato direttamente 714 ebrei (526 romani e 188 stranieri), quindi più della metà degli ebrei che cercavano rifugio. Il 16 ottobre 1943 a Roma erano presenti 8.207 ebrei (8.000 romani e 207 stranieri).

Domenico Oversteyns accanto a due talari di Pio XII

Oversteyns mostrerà come Pio XII, con l’aiuto di diversi collaboratori, in otto mesi di persecuzione nazista riuscì a salvare 6.288 dei 9.975 ebrei (64%) presenti a Roma il 4 giugno 1944. Presenterà l’elenco completo dei 235 conventi (84 maschili e 151 femminili) nei quali furono nascosti 4.112 ebrei fino al 4 giugno 1944. Spiegherà anche la grafica degli ebrei arrestati e deportati dall’ottobre 1943 al giugno 1944 per offrire un’idea dell’aggressività del terrore nazista verso gli ebrei ma anche la storia di 2.225 ebrei (2.077 romani e 115 stranieri) arrestati e il loro destino tra deportazione, fuga e liberazione. Oversteyns elencherà anche il numero degli ebrei nascosti in Vaticano e nelle zone extraterritoriali sulla base delle testimonianze conosciute degli ebrei stessi, dimostrando anche che non ci furono ebrei rifugiati nella villa pontificia di Castel Gandolfo. Usando alcuni documenti del Vaticano e gli archivi dei Salvatoriani a Roma, spiegherà come Pio XII, alcuni impiegati del Vaticano e Padre Pancrazio Pfeiffer riuscirono, tramite i loro interventi, a liberare 57 ebrei arrestati a Roma. Mostrerà infine l’elenco dei nomi di 126 ebrei arrestati, trovato negli archivi dei Salvatoriani, per cui sono intervenuti Pio XII e Padre Pfeiffer.

In conclusione, Oversteyns offrirà una visione d’insieme circa l’aiuto di Papa Pio XII nei confronti degli ebrei prima, durante e dopo la razzia dei nazisti, utilizzando diversi documenti del Vaticano, gli archivi dei Salvatoriani e una serie di testimonianze personali di ebrei, per dimostrare come Papa Pacelli abbia aiutato gli ebrei perseguitati con impegno, coraggio e amore.

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