Napoli, l’associazione Pianoterra offre, tre volte al mese, trattamenti estetici di qualità al prezzo simbolico di 3 euro a tutte le donne che vivono in gravi disagi sociali. “Prendersi cura di se stesse combatte la depressione e aiuta a lottare per una vita migliore” questo lo slogan del progetto sponsorizzato da una delle principali aziende del settore cosmetico e che sta aprendo nuovi orizzonti di speranza e solidarietà in questo periodo storico non facile, soprattutto dal punto di vista economico.
L’associazione Pianoterra vuole aiutare le donne (ragazze-madri, donne sole, disoccupate, straniere ecc.) a ritrovare la stima in se stesse e la fiducia nelle proprie capacità e nella possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita. “Quando hai tanti problemi, molte preoccupazioni e hai paura di non sapere come tirare avanti, non ci pensi proprio a te stessa, ti metti in ultimo piano, o non ci sei proprio”, questa la testimonianza di una mamma di tre figli che ha usufruito del servizio.
Secondo alcuni operatori gran parte degli utenti “mostra aspetti depressivi, poca fiducia nelle proprie possibilità di riscatto, uno scarso livello di autostima e di conseguenza poca cura di sé. Questa condizione, se vissuta quotidianamente e per lungo tempo, rafforza un circolo vizioso che porta ad avere sempre meno rispetto e cura della propria persona, minore considerazione di sé e delle proprie capacità di reagire alle avversità con ricadute sulla qualità di vita dei propri figli e, quindi, sul loro benessere psicofisico”. E continuano spiegando che “prendersi cura del proprio corpo, sentirsi e vedersi più belle, aiuta a modificare la percezione di se stesse e ad immaginare e progettare un futuro migliore”.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito del progetto Tfiey- Transatlantic Forum on Inclusive early Years Italia, coordinato dalla Compagnia di San Paolo con Fondazione Zancan, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione CON IL SUD, il cui obiettivo è individuare politiche innovative a sostegno di bambini e famiglie, sperimentarle, coinvolgere e creare una rete di persone e realtà che hanno a cuore l’infanzia.