“In Finlandia vivere è diventato impossibile per chi ha un reddito alto, sto pensando di trasferirmi all’estero” queste le parole di Reima Kuisla, l’imprenditore che nel 2013 ha guadagnato circa 6,5 milioni di euro, quando gli hanno recapitato una multa di 54mila euro per eccesso di velocità. In Finlandia se l’infrazione è superiore ai 20km/h, le sanzioni saranno proporzionate al reddito del guidatore. Insomma più si è ricchi, più si paga. Per questo Kuisla deve pagare così tanto per sanare la sua situazione con il fisco.
L’imprenditore ha subito protestato e sul suo profilo Facebook ha scritto, a caratteri cubitali, un post con una sorta di lettera aperta rivolta ai parlamentari, al Comune e al ministro dei Trasporti: “La Finlandia deve armonizzarsi agli altri Stati dell’unione Europea nel processo legislativo e modificare la legge sul traffico immediatamente, per rispondere almeno alla media delle altre nazioni legali e civilizzate”. Ma i suoi stessi connazionali non la pensano come lui, anzi dai commenti pubblicati molti gli consigliano di modificare il proprio comportamento e rispettare le regole.
“Il signor Kuisla aveva solo da rispettare i limiti. E adesso non avrebbe nulla da lamentarsi. Hanno fatto benissimo a multarlo” afferma una signora finlandese. “Per non essere multati basta seguire le regole”, ha commentato un giornalista sul quotidiano Iltalehti. “Non dovrebbe lamentarsi, dovrebbe solo andarsi a nascondere”, ha scritto un altro. E ancora: “Non saranno certo queste piccole multe a mandare in rovina chi è ricco”. Per alcuni a Kuisla è andata fin troppo bene. Nel 2002 un alto dirigente, questa volta della Nokia, stipendio annuale 14 milioni di euro, si vide recapitare a casa 116mila euro di multa. Sfrecciava a 75 chilometri orari a cavallo della sua Harley Davidson in una zona di Helsinki dove il limite era di 50 km/h. C’è già chi comincia a domandarsi se questa norma potrà interessare anche l’Italia e il resto dell’Europa.