Meerkat, l’app che consente di trasmettere video dal vivo su Twitter, è arrivata a 150 mila utenti in meno di tre settimane. Permette di trasmettere “live” tutto quello di cui gli utenti sono testimoni, da un evento sportivo alla cronaca, andando oltre YouTube grazie alla maggiore immediatezza. “Vogliamo essere la piattaforma primaria di contenuti generati da utenti” ha spiegato il giovane fondatore Ben Rubin. L’app è disponibile dal 27 febbraio solo su piattaforma iOS e il Dott.Rubin l’ha presentata al festival South by Southwest in Texas.
Dopo la volpe di Firefox, la civetta di Hootsuit, l’uccellino di Twitter, l’elefante di Evernote, allo zoo dell’hi tech si aggiunge ora anche il suricato, il piccolo mammifero del Sud Africa è ora il logo di Meerkat. Usarla è facile: basta scaricare l’app, iscriversi con le credenziali di Twitter e iniziare a filmare; sul proprio profilo compare un tweet con il link dello streaming, i follower possono seguirlo, rilanciarlo, commentare, mentre l’autore può rispondere in diretta. Inoltre è anche possibile programmare lo streaming, comunicando ai follower ora e data di inizio e anticipazioni.
L’immediatezza di Meerkat è dovuta al collegamento con Twitter, ma quest’ultimo comprando Periscope, una nuova applicazione per lo streaming, ha tagliato la possibilità agli utenti di Meerkat di far arrivare automaticamente ai follower del proprio account la notifica dell’inizio delle “trasmissioni”. In questo modo lo streaming stesso resta, ma risulta ostacolata la sua distribuzione. “Questa mossa non fa che confermare quanto siamo diventati importanti” ha ribadito Ben Rubin sicuro del lavoro di due anni che ha alle spalle.
Intanto, a dare una mano a Meerkat sono già in molti: il popolare conduttore americano Jimmy Fallon e il rapper Snoop Doog, ad esempio, o la Bbc che ha usato Meerkat per trasmettere le immagini della protesta di Ferguson. Arrivano pure gli investimenti: solo nell’ultima settimana la startup ha raccolto 12 milioni di dollari di finanziamento.
