Non è così lontana l’Africa divorata da Ebola, non sono lontane le migliaia di vittime provocate dal virus. Un’epidemia senza precedenti che nei giorni scorsi l’Onu ha dichiarato seria minaccia alla pace e all’equilibrio mondiale. E tuttavia, a sei mesi dall’inizio del contagio, “la risposta internazionale è ancora inadeguata, stiamo perdendo troppe vite e le nostre equipe sono al limite delle loro capacità. Occorre agire ora”.
È l’appello lanciato a Roma da Medici Senza Frontiere, che promuove una raccolta fondi straordinaria chiedendo l’aiuto di tutti: dal 22 settembre al 4 ottobre si potrà donare al numero 45507 per sostenere l’azione di MSF in Liberia e Sierra Leone.
“In Africa occidentale la situazione è drammatica, decine di persone si ammalano ogni giorno, bussano alle porte dei nostri centri, ma siamo costretti a rimandarle a casa perché non abbiamo abbastanza letti per accoglierle”, spiega Loris De Filippi, presidente di MSF. “La diffusione dell’epidemia procede molto più rapidamente degli sforzi internazionali per contenerla. Intanto le nostre equipe, oltre 2.300 operatori tra cui molti italiani, lavorano giorno e notte per salvare più vite possibile”
Da quando è iniziata l’epidemia, lo scorso 22 marzo, ebola ha provocato oltre 2600 decessi e si è diffusa a ritmi senza precedenti in Guinea, Liberia, Sierra Leone, Nigeria e Senegal, dove si contano 700 nuovi casi a settimana. Di qui il numero per donare: 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca, 2 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TeleTu e Twt e 2 o 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.