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Lo spettacolare gioco di luci delle Horsetail Falls: le cascate diventano una lingua di fuoco

Yosemite Park, California, Stati Uniti: quella che sembrerebbe avere tutto l’aspetto di una lingua di fuoco, sgorgata da qualche bacino lavico del centro della Terra, scaturisce dal fianco della montagna, gettandosi nel vuoto sottostante e regalando uno spettacolo decisamente unico nel suo genere. Ancor di più perché, questo particolare fenomeno, si può osservare solo una o due volte all’anno, ed esclusivamente nella seconda parte del mese di febbraio. Per questo, ogni qual volta si verifichi, tantissimi turisti accorrono nei confini del meraviglioso parco nazionale statunitense per osservarlo da vicino. Ma, quella che in lingua locale è chiamata “firefall”, è davvero una cascata di fuoco, come dice il nome? E perché arriva in una sola occasione?

Le Horsetail Falls

In realtà non si tratta di fuoco, né di una colata di lava. E la roccia dalla quale il rosso fiotto si getta non è un vulcano, bensì la verticale parete est del monte chiamato El Capitan. Il singolare getto infuocato, infatti, è il risultato di un particolarissimo gioco di luci offerto dagli ultimi raggi solari sulle cosiddette Horsetail Falls, le cascate che, per 480 metri nel loro punto più alto, si gettano stagionalmente dal versante orientale della montagna. Nient’altro che acqua, dunque, colorata però di un incredibile tonalità rossastra che, senza dubbio, le conferisce l’aspetto di una lingua di magma sputata fuori dal fianco della roccia. Questa rara bellezza della natura, si verifica solo in determinate circostanze, le quali devono ben combinarsi fra loro per dare vita “all’infiammazione” delle acque: tra queste, la limpidezza dell’aria e la benevolenza del clima che, in febbraio, è spesso troppo freddo per consentire all’acqua di restare allo stato liquido.

Acqua, luce e roccia

Qualora si riuscisse a godere della fortunata “combo”, però, lo spettacolo è assicurato: il sole del tramonto colpisce la superficie delle acque, le quali percorrono il loro tragitto verso il suolo senza quasi discostarsi dalla pietra (ricordando, appunto, la coda di un cavallo). Acqua, luce e roccia, si uniscono così in un armonioso mix di elementi, che va a conferire alle cascate il caratteristico aspetto infuocato. Poi, poco dopo, l’effetto svanisce, spegnendosi gradualmente e restituendo alle Horsetail il loro consueto aspetto, mentre il sole va pian piano a scomparire dietro la cresta dei monti. Dando appuntamento al febbraio dell’anno successivo.

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