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L’Italia si ferma, stop per il 50% degli aerei, il 70% di bus. Scontri in piazza a Milano, Roma e Torino

È iniziato oggi lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per tutti i settori privati e pubblici, dai trasporti alla scuola. Con lo slogan ‘Così non va’ sul Jobs act, sulla legge di stabilità e sulla Pa, i due sindacati chiedono al Governo di modificare le politiche economiche e del lavoro, di estendere il bonus degli 80 euro ai pensionati e ai disoccupati e di aprire il tavolo per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego, fermo al 2009. Lo sciopero, della durata di 8 ore, riguarda numerose città italiane con modalità diverse da settore a settore: nel trasporto ferroviario lo stop sarà dalle 9 alle 17; in quello aereo dalle 10 alle 18; mentre nel trasporto pubblico locale avrà fasce orarie diverse da città a città.

I primi momenti di tensione sono scattati a Milano quando il corteo dello sciopero sociale, con moltissimi studenti, è arrivato in piazza Duca d’Aosta davanti al Pirellone, sede del consiglio regionale. Sono esplosi alcuni petardi e lacrimogeni. La polizia ha caricato i manifestanti con i manganelli. Una ventina di ragazzi vestiti da Babbo Natale ha scavalcato la recinzione del grattacielo Pirelli e intanto altri hanno iniziato a lanciare alcuni oggetti come pacchi di Natale, forbici di cartone e bottiglie. Le forze dell’ordine hanno reagito, sparando lacrimogeni e caricando gli studenti Scontro tra polizia e autonomi si sono verificati anche in corso Regina Margherita, a Torino. I dimostranti, che si erano staccati dal corteo di Cgil e Uil, hanno tentato di proseguire lungo il corso forzando il blocco delle forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento. Fermati alcuni manifestanti.

L’adesione è alta, come riporta la nota di Cgil e Uil. Sono rimasti fermi circa il 50% dei treni e degli aerei e circa il 70% degli autobus. Da una prima rilevazione risulta una media di adesione del 70,2%. I sindacati hanno organizzato 54 manifestazioni in tutto il territorio nazionale, di cui 10 regionali, 5 interprovinciali e 39 territoriali. Al corteo a Roma, da piazza dell’Esquilino a piazza Santi Apostoli, partecipa il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo; Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, è presente al corteo di Torino, da piazza Vittorio a piazza San Carlo. Proprio il segretario Cgil, nel presentare alla stampa l’iniziativa odierna, aveva dichiarato che “Stiamo lavorando perché ci sia una grande riuscita dello sciopero e delle manifestazioni. Registriamo un ampio consenso sulle nostre ipotesi, non ci nascondiamo le difficoltà di uno sciopero nella crisi” aggiungendo che “riteniamo possibile rimanere stupiti dal risultato stesso”.

“Il Governo sbaglia a escludere il confronto e la partecipazione con i sindacati – ribadisce la Camusso in una intervista al Gr Rai – È un errore perché ci pare che la priorità che indica al Paese, che è innanzitutto quella del bisogno di lavoro, non trovi corrispondenza nei provvedimenti che il Governo sta facendo”. Camusso, alla domanda sui primi dati dello sciopero, ha detto che quelli che ha il sindacato fin qui “sono molto positivi”. “È una scelta del Governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure discutere – ha ribadito – Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo”. “Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per avere una prospettiva di lavoro in questo Paese”, ha poi concluso il segretario Cgil.

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