Trentasette anni fa il leader della Dc, Aldo Moro, veniva rapito dalle Br e gli uomini della sua scorta furono uccisi durante l’agguato. Oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in via Fani e ha deposto una corona di fiori dove i cinque agenti persero la vita. Dopo un minuto di raccoglimento di fronte alla lapide con i nomi e le foto delle cinque vittime, il capo dello Stato ha parlato con i familiari delle vittime.
Dopo di lui, anche il presidente del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini, si sono recati in via Fani per deporre due corone di alloro. Presenti alla cerimonia anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, il questore della Capitale, Nicolò D’Angelo e il presidente della Commissione d’inchiesta sul caso Moro, Giuseppe Fioroni.
L’ultima volta che un presidente si recò sul luogo del rapimento del leader di Democrazia Cristiana risale al 2003, quando il presidente della Repubblica era Ciampi e si commemorava il 25 anniversario della scomparsa dei cinque uomini delle forze dell’ordine.
Erano le 9.03 del 16 marzo 1978 e il nuovo governo di Giulio Andreotti stava per essere presentato alle Camere riunite per ottenere la fiducia, l’auto che trasportava Moro dalla sua abitazione alla Camera fu bloccata in via Mario Fani da un nucleo delle Brigate Rosse. L’agguato causò la morte dei due carabinieri, Oreste Leonardi e Domenico Ricci, che viaggiavano con Moro e dei tre poliziotti, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, che viaggiavano sull’auto di scorta. Il presidente della Democrazia Cristiana venne sequestrato e ucciso dopo 55 giorni di prigionia.