L’annuncio della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo ĆØ arrivatoĀ sul profilo twitter di Palazzo Chigi. “Sono libere, torneranno presto in Italia”, affermaĀ il governo. Le ultime notizie delle due ragazze erano arrivate tramite un video comparso su YouTube il 31 dicembre: un drammatico appello all’Italia affinchĆ© si facesse presto a portarle in salvo. Le due ragazze erano partite dallāItalia per una missione di volontariato in Siria per conto del gruppo Horryaty.
Era il 31 luglio quando si persero le tracce di Vanessa e Greta , rapite in Siria ad Alabsmo, vicino ad Aleppo. Le due volontarie lombarde avevano fondato il Progetto Horryaty ed erano entrate tre giorni prima in Siria da Atma, a pochi chilometri di distanza dal campo profughi omonimo.Ā Originarie una di Brembate, nel bergamasco, e l’altra di Besozzo, in provincia di Varese, Vanessa Marzullo e Greta Ramelli erano al loro secondo viaggio in Siria in poco meno quattro mesi: a marzo, la prima tappa del ‘progetto Horryaty’, le aveva portate a compiere un sopralluogo per capire il da farsi. Marzullo, 21 anni, studia mediazione linguistica e culturale all’Universita’ di Milano, dove ha cominciato a imparare l’arabo oltre all’inglese. Sulla sua pagina Facebook racconta la guerra, mette foto di bombe e bimbi dilaniati, descrive la sua esperienza in Siria: l’ultimo ‘post’ risale al 16 luglio scorso.
Il 20 settembre la notizia, mai confermata, che sarebbero state vendute due volte ad altri gruppi ma senza finire finite nelle mani degli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Isis). La notizia veniva dal quotidiano libanese ‘Al-Akhbar’ (anti-israeliano e considerato vicino alle milizie sciite di Hezbollah), che ricostruisce come le due giovani siano state attirate con l’inganno nella “casa del capo del Consiglio rivoluzionario di Alabsmo” con il giornalista de Il Foglio, Daniele Ranieri, che riuscƬ a scappare.
Il 31 dicembre scorso, come detto, in un video di 23 secondi pubblicato su YouTube, le due volontarie supplicavano il governo italiano: “Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Supplichiamo il nostro governo e i loro mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in grande pericolo e possiamo essere uccise. I nostro governo ed i mediatori sono responsabili delle nostre vite”. Poche ore dopo la diffusione del video, il ramo siriano di al Qaeda, al Nursa, aveva confermato di tenere in ostaggio le due ragazze.
Una liberazione che se da un lato indubbiamente ĆØ da salutare con grande soddisfazione, dall’altra non mancherĆ di provocare polemiche sulla concessione ai sequestratori di un oneroso riscatto. Detto che la vita umana non ha prezzo, va anche rilevato – come giĆ scritto da questo giornale – che l’Italia ĆØ considerata dai jihadisti come un bancomat.
CHI SONO LE DUE ITALIANE LIBERATE
Vanessa Marzullo, mediatrice linguistica 21 anni, originaria di Bergamo, Vanessa ĆØ iscritta a Mediazione Linguistica e Culturale. La sua passione per il mondo arabo l’ha spinta ad approfondire la lingua. Ć una volontaria dell’Organizzazione Internazionale di Soccorso e si dedica alla Siria dal 2012 , tramite la diffusione di notizie in blog e social networks. Vanessa ha anche promosso manifestazioni ed eventi in sostegno del popolo siriano, come quello a Bologna nel 2012 nella quale ĆØ stata intervistata da una giornalista.
Greta Ramelli, infermiera Greta ha 20 anni, ĆØ originaria di Gavirate, nel Varesotto, e si dedica giovanissima al sociale. GiĆ alle medie viene eletta presidente del consiglio comunale dei ragazzi. Poi il percorso infermieristico. Nel maggio 2011 trascorre 4 mesi in Zambia nelle zone di Chipata e Chikowa, lavorando come volontaria presso 3 centri nutrizionali per malati di AIDS, incluso alcune settimane presso le missioni dei padri comboniani. Nel dicembre 2012 trascorre tre settimane a Calcutta, in India, dove fa la volontaria presso Kalighat – la struttura delle suore missionarie della caritĆ – e visita progetti di assistenza alla popolazione indiana negli slums. Poi l’impegno per la Siria e l’amicizia con Vanessa.