L’Etna “borbotta”, nuova eruzione dal cratere sud-est

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Il vulcano più alto d’Europa torna a mostrare la sua potenza con una spettacolare, ma altrettanto pericolosa eruzione visibile da buona parte del sud est della Sicilia. La colata lavica ha avuto origine nella zona sommitale dell’Etna e si è sviluppata in direzione sud est. È l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania che si sta occupando di monitorare i vari fenomeni legati al vulcano. Nella giornata di ieri si pensava che la colata stesse diminuendo di potenza, infatti era rimasta presente solo una debole emissione di cenere lavica, ma poi nel tardo pomeriggio ha ripreso a scendere verso valle.

Come si temeva la colata è arrivata nei pressi della strada “Altomontana” e ha distrutto alcune aree boschive, ma per fortuna si è mantenuta lontana dai centri abitati. Nessun problema per l’aeroporto di Fontanarossa di Catania è sempre rimasto operativo, in quanto non si è registrata una caduta di cenere sulla pista al punto da costringere la cancellazione o il dirottamento dei voli previsti nello scalo.

L’ultima eruzione dell’Etna – che da giugno 2013 costituisce parte del patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco – risale allo scorso due gennaio, quando l’Ingv di Catania aveva registrato “una vivace attività stromboliana all’interno del cratere Voragine, uno dei quattro crateri sommitali dell’Etna”.

Manuela Petrini: