Dimenticate il primo sguardo, la ricerca spasmodica di un contatto, l’uscita in centro la sera all’esito di un lungo corteggiamento e poi il brivido di un bacio inatteso. Roba vecchia, passata, appartenente a un’altra generazione. Nell’era del web ogni emozione o sensazione sembra passare attraverso tastiera, connessione e monitor. Internet rende tutto facile, a portata di mano, agevolando, in un certo senso, la cultura del provvisorio. Prevale la logica del “mordi e fuggi”. Quella che, in breve tempo, ha finito con l’influenzare ogni relazione o interazione umana, dall’amicizia ai rapporti di coppia.
Fenomeno complesso
Un quadro come questo, nel quale ogni rapporto diventa meccanico, ha senz’altro agevolato l’opera di svilimento della sfera sessuale, giĆ iniziato nell’era pre-internet. Nel buio di una stanza, in una comfort zone solitaria, ogni desiderio o perversione diventa possibile. Il fenomeno ha un nome emblematico – cybersesso – e ricomprende ogni attivitĆ volta all’appagamento dei sensi attraverso la rete. La piĆ¹ comune ĆØ la visione di materiale pornografico, collegandosi alle decine di hub che offrono immagini e video proibiti gratis e con filtri minimal, consistenti per lo piĆ¹ in disclaimer facilmente aggirabili. Il tutto consente ai gestori di tali portali di incamerare immensi ricavi dai banner che puntualmente spuntano a ogni accesso.
Annunci hard
Il problema, come si diceva, ĆØ perĆ² piĆ¹ ampio e la pornografia non ĆØ l’unica “soluzione” offerta dal web per soddisfare i propri istinti animali. Le recenti evoluzioni (se cosƬ possono definirsi) del cybersesso consentono, ad esempio, di passare dall’immaginazione o immedesimazione alla realtĆ . Per questo si stanno diffondendo a macchia d’olio i siti di annunci sessuali e di incontri. L’offerta ĆØ variegata: rapporti occasionali (spesso extraconiugali), scambi di coppia e triangoli consensuali. Non manca poi la ricerca di particolari orientamenti o abitudini.
Cam-girl
C’ĆØ poi il fenomeno delle Cam-girl (forse qualcuno ricorderĆ il film “Io, loro e Lara” di Carlo Verdone, nel quale Laura Chiatti interpretava una ragazza che sbarcava il lunario con questa attivitĆ ). Le Cam-girl sono donne (talvolta giovanissime) che si mostrano senza veli o in atteggiamenti provocanti tramite web cam in cambio di una ricarica della loro carta prepagata. Annusando la possibilitĆ di facili guadagni alcuni imprenditori del web hanno trasformato il fenomeno in business, creando dei portali ad hoc. Queste realtĆ provvedono al pagamento delle prestazioni con una moneta virtuale (il token). Al termine dello “show” il guardone elargirĆ a mo’ di mancia un tot di token (precedentemente acquistati) alla protagonista del video in base al suo grado di soddisfazione. Questi saranno poi successivamente convertiti in valuta reale. Un giochino perverso cui un sempre maggiore numero di ragazze ĆØ disposto a partecipare. Quasi sempre si tratta di studentesse o disoccupate che hanno bisogno di arrotondare per pagarsi le spese correnti o l’affitto di casa.
Forum
Non mancano, poi, forum riservati a quanti vogliano scambiarsi racconti a luci rosse scritti di proprio pugno per eccitare la vasta platea di cultori del sesso online. Ce n’ĆØ per tutti i gusti. Si va dalla narrazione di esperienze realmente vissute a storie di fantasia, che molte volte danno libero sfogo a pulsioni perverse (come l’incesto).
Patologia o no?
La diffusione del cybersesso ha interessato sociologi e psicologi. Questi ultimi in particolare hanno cercato di capire se la spasmodica ricerca di un appagamento sessuale su internet possa configurare (nel lungo periodo) una vera e propria patologia. Alcuni hanno coniato il termine di Cybersex Addiction, cioĆØ dipendenza dal sesso virtuale. Sul punto si ĆØ aperto un ampio di battito. Gli esperti che sostengono lāesistenza di tale malattia la descrivono come unāeffettiva dipendenza: al pari dellāalcolizzato o del tossicodipendente anche i sex addicted non sono in grado di fermare il loro comportamento autodistruttivo e spesso ignorano le gravi conseguenze esso comporta. Altri studiosi la ritengono una forma di disturbo ossessivo-compulsivo e si riferiscono ad essa come ad una compulsione sessuale.
Rischi
PiĆ¹ o meno tutti concordano, tuttavia, sui rischi connessi al cybersesso. Da un punto di vista psicologico quello piĆ¹ serio ĆØ il progressivo auto-isolamento. Chi passa tante ore in rete alla ricerca di contenuti proibiti tenderĆ ad alienarsi dalla vita reale, con il suo corollario di amicizie e rapporti interpersonali. Se l’utente ĆØ sposato o ha una relazione stabile queste condotte finiranno col far insorgere nel partner un senso di frustrazione e solitudine. Nel caso di rapporti occasionali, poi, il rischio maggiore ĆØ quello legato alla possibile contrazione di patologie sessualmente trasmissibili.