L’AUSTRALIA CONTRO JOHNNY DEPP, I SUOI CANI RISCHIANO LA PENA DI MORTE

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Ancora una grana per Johnny Depp impegnato sul set australiano per le riprese della quinta serie dei Pirati dei Caraibi. Lo scorso marzo un uomo vestito da pirata aveva fatto irruzione sul set e con un coltello aveva minacciato una delle guardie, fortunatamente il tutto si era risolto senza nessun ferito. Ora, invece, l’irriverente pirata è nei guai con il governo australiano. Tornato nel Paese con il suo aereo privato per proseguire nelle riprese del film, ha deciso di portare con sé i suoi due Yorkshire terrier, che sono stati condannati a morte. Pistol e Boo, così si chiamano i cani, dovranno essere portati fuori dallo Stato entro sabato o saranno soppressi.

Il ministro dell’agricoltura australiano, Barnaby Joyce, ha accusato l’attore di aver fatto entrare i due animali nel Paese senza la necessaria documentazione. Depp e la moglie, Amber Heard, hanno 72 ore di tempo per far tornare negli Stati Uniti i due Yorkshire. Inoltre il capitano della Perla Nera è accusato di aver violato le rigidissime leggi che regolano l’ingresso di animali e piante nel continente, istituite con lo scopo di prevenire e impedire la diffusione di malattie. Occorre infatti richiedere un permesso e gli animali vengono poi messi in quarantena per una decina di giorni per poi essere riconsegnati al legittimo proprietario.

“Solo perché é Johnny Depp non significa che sia esonerato dal rispetto delle leggi australiane – ha dichiarato il ministro Joyce per sottolineare la serietà della situazione, ed ha aggiunto – E’ ora che Pistol e Boo smammino negli Usa. O li rimanda indietro, o dovremmo sopprimerli”.

 

 

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