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Lahore, una fondazione cattolica offre doni di Natale agli studenti poveri

La Cecil&Iris Chaudhry Foudation (Cicf) di Youhanabad, un quartiere cristiano di Lahore (nel Punjab pakistano), ha distribuito regali di Natale agli alunni poveri che studiano nel proprio centro di formazione. A loro volta i bambini, davanti a genitori e insegnanti, hanno intonato canti natalizi ed eseguito recite teatrali. Michelle Chaudhry, presidente della fondazione, riferisce a Fides: “Per me è un immenso piacere assistere alle esibizioni e ascoltare il messaggio che esse portano”.

I regali sono stati consegnati ai bambini da un uomo vestito da Babbo Natale ed erano stati raccolti da Sonia Rehman, che ha lanciato “una campagna di raccolta giocattoli per Natale”. In questo modo, afferma Michelle Chaudhry, “è riuscita a donare un sorriso e felicità ai bambini in estreme condizioni di bisogno”.

Nel centro educativo della fondazione studiano numerosi bambini poveri. La signora Parveen, madre cristiana, dice: “Siamo orgogliosi che i nostri figli studino qui, dove ricevono un’istruzione di qualità. Il costante sostegno della fondazione li aiuta ad accrescere talenti e possibilità. Sono sulla via di un mondo più luminoso”.

In questo periodo dell’anno, ricorda la figlia del veterano dell’aviazione e attivista cattolico pakistano, “ci sono molte discussioni sullo spirito del Natale. Esso combina insieme amore, pace, armonia, condivisione e accettazione di tutto ciò di cui c’è bisogno”. Ma lo spirito del Natale, sottolinea, “non è qualcosa che mostriamo con campane, luci, decorazioni e addobbi, e neanche qualcosa che riponiamo in una scatola dopo che il periodo è giunto al termine. Lo spirito del Natale deve durare sempre! Perciò cerchiamo di tenerlo nei nostri cuori e di fare in modo che prenda parte ai cambiamenti meravigliosi che avverranno”.

 

Barkat Masih, padre cristiano, aggiunge che Youhanabad “è una delle colonie in Pakistan più popolate dai cristiani. Ma sfortunatamente non esiste neanche una scuola statale dove i nostri figli possano studiare a costi contenuti”. Per questo egli è “davvero grato alla fondazione, che fornisce alti livelli di formazione e in cambio chiede solo una piccola retta”. L’uomo, che non ha potuto studiare, è contento che suo figlio possa frequentate la scuola. “Gesù è il nostro miglior sostenitore – afferma – e lo celebriamo con immensa gioia. Prego il Signore che egli possa far nascere il sorriso sul volto dei nostri bambini poveri”.

In Pakistan i cristiani sono una minoranza; rappresentano meno del 2% dei quasi 200 milioni di abitanti. La religione predominante, quasi il 97% del totale, è rappresentata da mussulmani sciiti; un altro 1% è indù. La divisione della regione del Punjiab del 1947 fra India e Pakistan portò qui ad uno dei più massicci scambi di popolazione su linee religiose. L’economia della regione, la cui capitale e città principale è Lahore, è prevalentemente basata sull’agricoltura e il tasso di povertà è molto alto, perchè si pratica prevalentemente un’economia di sussistenza basata su scambi e piccoli commerci.

Nonostante il governo di Nuova Delhi si sia impegnato a garantire l’istruzione elementare universale per tutti i bambini di età compresa tra 6-14 anni di età, nella pratica l’analfabetismo tra i minorenni – specie nelle fasce economiche deboli – è ancora molto diffusa. In totale, in India il tasso di alfabetizzazione è in media del 64,8%: 53,7% per le donne e 75,3% per gli uomini.

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