Il paesino di Levissi, situato nel sud-ovest della Turchia, è ormai diventato una “cittadina fantasma”. E il governo turco ha aperto un’asta per cercare l’investitore che sarà disposto a riqualificarlo. Levissi, che si trova proprio di fronte all’isola di Rodi, era abitato in passato da migliaia di coloni greci ma venne abbandonato nel 1923 in seguito alla firma dell’accordo per lo scambio di popolazioni. Adesso è diventato un cimitero di case abbandonate e decadenti e le sue strade, vicine alla località marittima di Fethiye, sono spesso utilizzate dai turisti come parcheggio.
Non è la prima volta che lo stato turco cerca di mettere all’asta questo tesoro abbandonato: dopo il primo tentativo di qualche anno fa, in cui la vendita andò completamente deserta, alcuni attivisti hanno deciso di aprire una pagina Facebook dal nome “Salviamo Kayakoy” (attuale nome di Levissi) in cui si chiede che eventuali restauri siano compatibili con l’ambiente e la storia della zona. Chi si aggiudicherà l’asta, riporta il quotidiano GreekReporter, avrà in affitto il sito per un periodo di 49 anni e sarà responsabile del recupero del villaggio: saranno costruiti nuovi negozi e servizi e promosso il suo sviluppo turistico attraverso la restaurazione del vicino sito archeologico.
Il costo del progetto raggiungerà i 10 milioni e mezzo di euro, spiegano alcuni funzionari turchi, e due società avrebbero già manifestato il proprio interesse. Tuttavia, stanno nascendo molti movimenti sociali che si oppongono al restauro del villaggio in quanto, sostengono, “perderebbe di autenticità e originalità”.