Dopo un viaggio di 10 mesi la sonda Maven è arrivata nell’orbita di Marte. Si tratta di un nuovo strumento della Nasa, che a differenza dei suoi predecessori, non si occuperà di studiare le caratteristiche della superficie del pianeta rosso, bensì di valutare ed esplorare l’atmosfera del pianeta. Infatti Maven è l’acronimo di Mars Atmosphere and Volatile Evolution ed è la prima sonda che viene applicata interamente allo studio dell’atmosfera di Marte.
Si presume che circa 4 miliardi di anni fa, il pianeta fosse ricoperto d’acqua, dati confermati grazie al ritrovamento di alcuni minerali trovati di recente nel suo suolo; invece ora Marte si presenta come un pianeta arido, con una temperatura media di -60°C, che però possono scendere fino a -153°C.
I dati raccolti dalla sonda serviranno proprio per capire quali cambiamenti climatici siano avvenuti sul pianeta: gli scienziati credono che la causa possa essere un cambiamento avvenuto a livello dell’atmosfera, determinato forse dal “vento” di particelle emesso dal sole.
“La missione scientifica di Maven si concentra sul rispondere a domande su dove sia andata l’acqua che era presente un tempo su Marte, e su dove sia finita l’anidride carbonica – spiega il responsabile di Maven Bruce Jakosky , dell’Università di Boulder in Colorado – Sono domande importanti per capire la storia di Marte, il suo clima e il suo potenziale di supportare almeno la vita microbica”.