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LA SICUREZZA NEGLI OCCHI DEI CITTADINI

In un periodo storico dove la sicurezza urbana ĆØ diventata un bene primario, messa a rischio dalla recrudescenza di attacchi terroristici, affaticata dallā€™arrivo di centinaia di migliaia di profughi, in molti cercano soluzioni che riequilibrino lā€™assetto territoriale. PerchĆ© al di lĆ  del reale pericolo incombente sulle nostre vite, ĆØ la percezione del rischio possibile ciĆ² che sposta lā€™opinione pubblica, esaspera gli animi e funge da catalizzatore di estremismi.

In Italia, una soluzione giĆ  testata in alcune cittĆ  e fortemente efficace ĆØ piĆ¹ culturale che di mera intelligence. Lā€™ha pensata Francesco Tagliente, 67 anni ancora da compiere, in pensione dal 2014. Dal 1986 al 1995 dirigente della Sala Operativa della Questura di Roma, dal 1995 al 2000 ha ricoperto lā€™incarico di Capo di Gabinetto di quattro diversi dirigenti in via San Vitale. Tra gli incarichi svolti si ĆØ occupato in prima linea della gestione del Giubileo. Dal 2000 al 2006 ha diretto lā€™Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dellā€™Interno. Dal 2006 al 2010 ĆØ stato questore della provincia di Firenze. Da via Zara ritornerĆ  nella Capitale con il massimo grado. Nel 2012 ĆØ diventato prefetto di Pisa. Il progetto ĆØ lā€™uovo di colombo: collegare meglio il territorio con le istituzioni, e questā€™ultime tra di loro. Ed ha un nome: #Consiglio per la Sicurezza Urbana, ovvero il partenariato per la sicurezza.

Dott. Tagliente, ci spiega meglio?
ā€œIl progetto nasce, per rispondere efficacemente allā€™esigenza di sicurezza dei cittadini. Servono nuove sinergie. Eā€™ necessario intervenire per elevare gli standard di sicurezza e garantire a cittadini, operatori economici e turisti il diritto di essere e di sentirsi sicuri in un contesto urbano e sociale in continua evoluzione come quello della Capitale
La crescente domanda di sicurezza registrata negli ultimi dieci anni, anche in proporzione taglienteallā€™incremento del benessere sociale, ha indotto la collettivitĆ  a prestare maggiore attenzione alla qualitĆ  della vita.Ā In questa prospettiva, le attivitĆ  del progetto puntano ad un incremento progressivo sia della sicurezza reale, legata allā€™effettivo tasso di criminalitĆ  e intesa come tutela dellā€™incolumitĆ  personale dei cittadini rispetto alla minaccia di essere vittime di un reato, sia della sicurezza percepitaā€.

Come si definisce il concetto di ā€œsicurezzaā€?
ā€œCome noto la sensazione di sicurezza ĆØ determinata da molteplici variabili, tra cui il degrado urbano e ambientale del territorio in cui si vive o lavora, i comportamenti che violano le regole di civile convivenza e le conseguenze delle attuali trasformazioni sociali, culturali, relazionali e la generale crisi dei valori. Su tale percezione di sicurezza possono incidere anche la fiducia nelle istituzioni, la visibile presenza sul territorio delle Forze e dei Corpi di Polizia e le cronache dei mass-media.

Ma il concetto di vicinanza al cittadino non ĆØ una novitĆ . Pensiamo al poliziotto o carabiniere di quartiereā€¦
ā€œQuesto progetto si configura come unā€™evoluzione della precedente politica di sicurezza improntata sulla ā€œvicinanza al cittadinoā€ e punta ad interventi di ā€œcoinvolgimento del cittadinoā€ per una maggiore partecipazione della popolazione alla macchina della sicurezza.
Il cittadino, nel duplice ruolo di destinatario e protagonista della sicurezza, assume il valore di ā€œpartnerā€ attivo nella difesa di questo importante diritto individuale e collettivo.

Cosa propone dunque il ā€œpartenariatoā€?
ā€œPone al centro delle strategie di ā€˜partecipazioneā€™ le esigenze del cittadino e del territorio in cui vive. Si avvale delle collaborazioni e delle positive sinergie tra Forze dellā€™ordine, Enti locali, associazioni di categoria e cittadino. Si qualifica per lā€™azione sinergica, in grado di ottimizzare le risorse, esperienze, strumenti e competenze nel perseguimento di obiettivi comuniā€.

Un enorme data base sempre aggiornato, dunque?
ā€œPer orientare lā€™azione di Polizia alle specifiche esigenze del territorio diviene imprescindibile potenziare i canali informativi interni, facendo ricorso a esperienze maturate, al servizio di pronto intervento, internet, segnalazioni e richieste dei cittadini. Dati da interfacciare con le fonti esterne, utili a quantificare lā€™incidenza dei reati non denunciati: sondaggi, statistiche, rilevamenti di osservatori, associazioni, istituzioni, etc.ā€.

Bisogna fare i conti con la cronica carenza di fondiā€¦
ā€œIn un momento in cui si registra una tendenziale carenza di risorse ĆØ necessario e doveroso ottimizzare le limitate risorse esistenti pianificando e finalizzando con cura il loro impiego su specifici obiettivi, prevedendo tempi e fattibilitĆ  degli stessi ed eventuali istanze per acquisire maggiori risorseā€.

Per parlare di piĆ¹ con la gente cā€™ĆØ bisogno perĆ² di meno burocrazia, uffici aperti, collegamenti funzionanti. Non ĆØ cosi?
ā€œPer amplificare gli effetti degli interventi pianificati, finalizzati ad incrementare sia la sicurezza reale sia quella percepita, il progetto mira anche a orientare e incentivare il contatto fiduciario tra utente e Polizia Municipale.
Questo obiettivo viene perseguito favorendo una migliore conoscenza dellā€™Istituzione, potenziando lā€™accessibilitĆ  agli uffici e ai servizi al pubblico. Il progetto realizza, dunque, un piĆ¹ agevole accesso ai servizi, insieme alla garanzia di una continuitĆ  nel funzionamento degli uffici aperti al pubblico, ad una maggiore tempestivitĆ  nella risposta alle esigenze degli utentiā€.

Insomma, per dirla con parole semplici: va bene guardare in casa propria ā€“ cosa che facciamo tutti ā€“ ma anche guardare appena fuori dellā€™uscio potrebbe essere un buon modo per proteggersi. Un cittadino con la divisa, per dirla con uno slogan, intendendo sia che la indossa come controllore sia che lavora ‘insieme” agli agenti.
Proteggere lā€™intera collettivitĆ , lasciando sempre alle forze di polizia il compito finale di intervenire. Uno schiaffo a chi pensa di dover farsi giustizia da sĆ©, approccio estremamente pericoloso: niente sceriffi, infatti, ma cittadini attenti, e forze dellā€™ordine rapide e disponibili.

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