Il presidente degli Stati Uniti decide di intervenire con forza dopo le innumerevoli manifestazioni scoppiate a Ferguson e a macchia d’olio in molti altri Stati. “Nel nostro Paese, dove uno dei principi più importanti è che tutti sono uguali davanti alla legge, troppe persone, soprattutto giovani di colore, non si sentono trattati in maniera giusta”: queste sono state le parole pronunciate da Barack Obama che promette che varerà nuove misure per ridisegnare e rifondare le leggi sulla questione razziale e sui rapporti tra forze dell’ordine e polizia.
Ieri si era appreso che, posizionate sulle divise della polizia, verranno poste delle telecamere e ci sarà un taglio all’equipaggiamento militare degli agenti. Questo secondo Obama, rappresenterebbe un passo in avanti per porre fine a queste violenze e ha dato il mandato ai suoi consiglieri di redigere la bozza di un decreto che prevederà lo stanziamento ingente di 263 milioni di dollari.
Obama ha capito che non c’ è più il tempo di decidere ma solo quello di agire soprattutto dopo che la “grand jury” ha reso noto, nei giorni scorsi, che non incriminerà il poliziotto che sparò e uccise a Ferguson il 18enne di colore Michael Brown. Il Presidente americano conclude così il suo discorso: “So che in passato ci sono già state commissioni, task force, discussioni, dibattiti, e non è successo niente. Ma stavolta sarà differente e lo sarà perché c’è un presidente degli Stati Uniti profondamente impegnato nel far sì che stavolta sia davvero diverso. Perché quando sento alcuni giovani neri che raccontano la loro esperienza e si sentono emarginati e sfiduciati nonostante siano nel giusto, questo viola ciò in cui io credo e l’America in cui credo. Questo non è quello che siamo davvero. E non credo che la maggioranza degli americani voglia questo”.