Un dibattito per segnare lāinizio di un percorso, si puĆ² dire alternativo, alla violenza e ai venti di intolleranza che soffiano impetuosi in questo momento storico. Lāincontro, che si ĆØ tenuto lo scorso 24 febbraio nella suggestiva location dello Stadio di Domiziano, ĆØ stato promosso dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, in collaborazione con lāEuropean Fair Play Movement e lāInternational Fair Play Committee, con il Patrocinio del Coni.
Tante le personalitĆ intervenute, ognuna con una storia da raccontare. A partire da Mons. Georg GƤnswein, Prefetto della Casa Pontificia che nel suo intervento ha auspicato il fair play dell’ascolto e delle parole, il linguaggio della cortesia e della gratitudine, non solo per gli altri ma anche per sĆ© stessi. Ma anche il conduttore Claudio Lippi, che si ĆØ autocandidato alla conduzione di un programma āche non speculi sul doloreā, Ruggero Alcanterini, Presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e membro del comitato esecutivo dellāIsca (International Sport and Culture Asssociation), Roberto Fabbricini, Segretario Generale del Coni, Giampaolo Meneghini, Direttore Ufficio dāInformazione Parlamento Europeo e Antonio Marini, giĆ Procuratore Generale di Roma e Avvocato Generale presso la Corte d’Appello.
Significativo il video messaggio della scrittrice Dacia Maraini che ha lanciato un appello: āSostituiamo la parola ‘fair play’ con quellaĀ italiana ‘gentilezza’, come modo di essere del mondo e di rispetto dellāaltroā. Ma non ĆØ stata solo una conferenza, bensƬ lāavvio della prima edizione del āDomitianus Fair Play International Awardā, riconoscimento che intende promuovere il tema dei valori etici a livello globale che si terrĆ a Roma il prossimo 5 aprile allāAra Pacis. Promossa la nomination di Angela Merkel, Mario Draghi e Bebe Vio.
Interventi di grande spessore professionale e umano hanno contraddistinto il dibattito, primo tra tutti quello del Presidente prof. James Watson Premio Nobel della medicina il quale pur essendo assente ha inviato un messaggio di grande speranza: āCon la scoperta della struttura elicoidale del DNA ritengo di aver dato un contributo allāumanitĆ . Ma lāumanitĆ potrĆ migliorare ritrovando il modo del vivere civile nel rispetto di tutti. In sintesi vivendo con Fair Playā.
Idealmente ha consegnato il premio āFair Playā alla comunitĆ di Amatrice duramente colpita dal terremoto del 24 agosto, e ai suoi cittadini deceduti nel disastro. Scrive Watson ancora nel suo messaggio: āIl mio primo pensiero va alle popolazioni italiane ferite dal terribile terremoto ed in particolare alla cittĆ di Amatrice, e ho proposto ai colleghi del Council, che hanno concordato allāunanimitĆ , lāassegnazione di un titolo speciale per questa cittĆ ā. Commosso, il sindaco Sergio Pirozzi ha raccontato: āCon il terremoto ho perso 239 amici. Io credo fermamente che la chiave di tutto sia amare. Nella tragedia ĆØ lāamore che manda avanti. Alla mia comunitĆ ho fatto piĆ¹ volte un appello, ossia che lāindividualismo sfrenato non prevalga sul bene comune e, ricordo sempre che dobbiamo pensare che siamo fortunati perchĆ© siamo viviā.
Ha spiccato la considerazione di Mons. Georg GƤnswein il quale ha fatto una riflessione profonda sul materialismo imperante e lāegoismo a causa del quale ciĆ² che conta ĆØ il raggiungimento degli obiettivi, senza considerare gli strumenti del farlo. āSe uno non si ama, non si stima, non si accoglie come dono, difficilmente riuscirĆ ad amare e rispettare gli altri. La mancanza di autostima ĆØ spesso la causa di tanti problemi relazionali e anche di atti lesivi degli altri e di sĆ© stessi.ā
Padre Georg ha parlato con grande affetto del papa emeritoĀ Benedetto XVI, maestro di fair play: āFair play vuol dire agire, pensare, parlare in modo corretto, questo non contro qualcuno, ma sempre lottando per una convinzione, non con mezzi illeciti, ma convincenti e umani, papa Benedetto ĆØ tuttāora per me una grande figura che mi ispira e che mi aiuta ed io lo prendo come grande esempioā. E poi non ha tema di parlare dei manifesti contro Papa Francesco āsono convinto che questo ĆØ stato un episodio ridicolo che non ha nessuna ripercussione, Papa Francesco ci ha riso su, il clima ĆØ molto sereno”.
Mons. GƤnswein ha piĆ¹ volte ribadito il concetto che solo dalla cura del proprio io e da un ritrovato e affermato amore per se stessi ĆØ possibile andare incontro allāaltro. Primo di 4 principi cardine per un modello virtuoso di vita allāinsegna del Fair play. Un secondo principio da seguire ĆØ quello da usare nellāinterazione con lāaltro, ālāaltro da sĆ© che va ascoltato senza distrazioni; questa ĆØ una forma di educazione oggi messa fortemente alla prova da una societĆ in cui ognuno ĆØ ripiegato su se stesso ed il proprio ego; verso unāumanitĆ in cui ognuno resta chiuso nel suo mondo isolato da tutto e tutti, in cui ciascuno ĆØ lontano dallāaltro. Viviamo in un tempo pieno di distrazioni e cosƬ, mentre ci stanno parlando guardiamo il cellulare o la televisione, o il computer e pensiamo ad altro, noi siamo li ma la nostra attenzione e lontana. Noi non ascoltiamo. Ecco, eliminare ogni forma di distrazione mentre lāaltro ci parla e dargli la giusta attenzione ĆØ sicuramente un ottimo modo per iniziare a ritrovare un corretto e leale atteggiamento di relazione verso il prossimo. Come dice Papa Francesco, il riutilizzo di termini come: grazie, scusa, prego, ĆØ fondamentaleā.
Altro passo importante per costruire sani rapporti ĆØ il rispetto delle idee altrui, āanche se le riteniamo errate o contrarie al nostro pensiero: bisogna ascoltare senza interrompere e poi semmai rispondere educatamente proponendo la nostra idea diversaā. Lasciare libertĆ di espressione sempre e comunque ĆØ fondamentale per allontanare insane forme di ostilitĆ e di attrito, che portano solo ad un vicolo cieco e non servono a nessuno. Ultimo, ma non per ultimo, Mons. GƤnswein ha invitato a fare attenzione alla scelta ed allāuso delle parole perchĆ©, āproprio le parole sono armi potentissime, in grado anche di uccidereā .