Sono circa 80 i volontari e gli operatori Croce rossa impiegati sul territorio genovese, dopo il forte nubifragio che questa notte ha colpito il Capoluogo ligure e i comuni limitrofi. Una ventina di mezzi fra ambulanze stradali e anfibie, furgoni, gommoni, gruppi elettrogeni e pompe idrovore stanno supportando i comitati Cri nelle operazioni di assistenza alla popolazione.
A Genova sono esondati i torrenti Bisagno e Rio Fereggiano: è stato aperto questa mattina il Centro Operativo Comunale e attivata la Sala Operativa Provinciale della Croce Rossa per il monitoraggio e l’assistenza. Le scuole sono chiuse e le vie di comunicazione della città sono interrotte in alcuni tratti: diversi quartieri della città sono impraticabili.
La situazione continua a essere particolarmente critica a Montoggio, dove la Croce Rossa è presente con 10 volontari: dopo aver fatto evacuare 4 persone, il personale del corpo militare Cri sta impiegando un mezzo anfibio VM da 12 posti, perché le strade sono del tutto impraticabili con mezzi ordinari. Il paese è stato tagliato in due dall’esondazione dello Scrivia.
Venti volontari, inoltre, su richiesta della Prefettura, sono andati alla stazione di Bolzaneto, in seguito ad un deragliamento di un treno: l’obiettivo era assistere circa 150 persone in supporto alla Protezione civile. In piazza della Vittoria a Genova, il Comune ha costituito una zona di raduno dei soccorsi, mentre a piazza Caricamento si sta allestendo la cucina da campo della Croce Rossa, a disposizione di tutti i soccorritori impegnati sul posto. Tutte le sedi locali della Croce Rossa hanno predisposto le rispettive Sale Operative, per il monitoraggio del proprio territorio ed eventuale supporto.