Sono già in orbita i satelliti 7 e 8 del sistema di navigazione Galileo. Sono stati lanciati ieri sera dalla base di Kourou in Guyana con un vettore Soyuz e hanno raggiunto senza incidenti la loro destinazione ad un’altitudine di 23.500 chilometri. Il loro viaggio è durato circa 3 ore e 45 minuti e hanno raggiunto gli atri sei che già si trovano in orbita.
Lo scorsa estate due satelliti, il 5 e il 6, erano andati fuori rotta, ma dopo le manovre correttive dello scorso 22 agosto, sono perfettamente funzionanti. Altri due lanci sono previsti per il 2015, uno a settmbre e uno a dicembre. La “costellazione” Galileo, in totale, sarà composta da 30 satelliti, ma per rendere operativo il sistema Gps europeo ne basteranno 24. Per il 2016 saranno inaugurati i primi servizi, ma sarà del tutto operativo per il 2020.
Anche l’Italia partecipa al progetto Galileo grazie al contributo di Finmeccanica, Telespazio, Thales Alenioa Space e Selex Es. Inoltre il software per controllare il sistema di funzionamento dei satelliti è stato – ed è tuttora – curato dai ricercatori dell’Università di Pisa, coordinati dal professore Marco Luise del dipartimento di Ingegneria dell’Informazie.
Telespazio è invece responsabile delle operazioni e della logistica integrata dell’intero sistema ed ha realizzato, presso il Centro Spaziale del Fucino uno dei due centri di controllo (Gcc) che gestiscono la costellazione e la missione del programma.