Concluso nei giorni scorsi il progetto “Clown Therapy”, che ha coinvolto circa 3000 bambini nelle città di Tiro, Marjayoun, Bent Jbeyl e Hasbaya, organizzato dalla “United Nations Interim Forces in Lebanon CIMIC” all’interno della quale opera il personale della Multinational CIMIC Group italiano di Motta di Livienza (Tv). Tra i bambini che hanno potuto beneficiare dell’effetto terapeutico del sorriso, vi erano anche rifugiati di guerra siriani e bambini con speciali bisogni educativi.
L’attività della Clown Therapy si è svolta in 18 eventi realizzati presso scuole, orfanotrofi, ospedali e ONG che collaborano nella stessa area di operazione di Unifil. Il team dei cinque clown, di cui quattro di nazionalità italiana e uno solo libanese, fanno parte della “All 4 Children”, un’organizzazione non governativa italiana che opera in tutto il mondo in favore delle persone sofferenti. Il generale Portolano, che da luglio 2014 è comandante della missione Unifil in Libano e primo sostenitore del progetto, ha sottolineato l’importanza della Clown Therapy e di altri progetti, evidenziandone l’utilità sociale tesa a supportare gli enti istituzionali libanesi in favore delle fasce più vulnerabili della popolazione.
L’Unifil, che opera in un contesto geografico molto delicato e in costante mutamento, si è prefissata tre obiettivi: il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, supporto alle forze armate libanesi dispiegate nell’area meridionale della nazione, e assistenza alla popolazione attraverso la realizzazione di progetti del CIMIC.