L’Apple va di nuovo in tribunale. Il gigante informatico si difenderà dalle accuse sui vecchi iPod, dai quali si poteva ascoltare solo musica scaricata da iTunes o da cd, costringendo i consumatori a “legarsi” all’iPod per continuare ad avere la loro musica. Davanti alla giuria cercherà di spiegare che la “chiusura” di iTunes era solo per motivi di sicurezza.
Al centro del processo ci sarà Steve Jobs e, soprattutto, le sue scottanti email: per la terza volta dalla morte del suo fondatore, l’azienda di Cupertino si trova a far fronte un’azione legale antitrust, e ancora una volta le email scritte dal suo ex amministratore delegato potrebbero giocare un ruolo centrale. Email che hanno già giocato un ruolo fondamentale nel descrivere Jobs come un geniale visionario, ma anche come un “bullo” che non sempre ha giocato secondo le regole.
Il caso riguarderà in particolare RealNetworks, una società di servizi media che è riuscita a far sì che la sua musica fosse in grado di essere ascoltata sull’iPod e su altri dispositivo: nel 2004, l’azienda di Jobs aveva risposto con toni dura a RealNetworks, accusandola di tentare un attacco hacker contro i dispositivi della Apple.
Secondo quanto riporta il New York Times, durante il processo molte email saranno probabilmente rese note davanti alla giuria e dovrebbero mostrare uno Steve Jobs aggressivo per assicurare e proteggere il successo dell’iPod. “Presenteremo le prove per dimostrare che Apple ha agito per bloccare i rivali, a danno della concorrenza e dei consumatori”, ha spiegato uno dei legali dell’accusa.
Fra le email incriminate, in parte già pubblicate dal NYT, si legge: “Dobbiamo assicurarci che quando sarà lanciato Music Match (un concorrente) la sua musica non possa essere usata sull’iPod. È un problema?”. La giuria ascolterà alcuni dei manager di Apple, inclusi Philip Schiller, il responsabile del marketing, ed Eddy Cue, numero uno di iTunes e dei servizi online di Apple.