Come la canzone di Antonello Venditti, la nuova scoperta di Kepler, il telescopio “cacciatore” della Nasa, sembra essere avvenuta “sotto il segno dei pesci”. Infatti a circa 180 anni luce da noi, proprio nella costellazione dei pesci, ha scoperto un nuovo pianeta. Si tratta di una “superterra”, che però sarebbe troppo calda per poter ospitare delle forme di vita.
Il nuovo corpo celeste scoperto da Kepler si chiama HIP 116454b, il suo diametro è 2,5 volte più grande di quello della Terra e la sua orbita è molto veloce, infatti dura solo nove giorni. La nuova scoperta fa ben sperare per la nuova attività di Kepler; il satellite infatti, oltre a dare la caccia a nuovi pianeti sparsi nell’universo, sostituirà l’ormai vecchio Hubble. Inoltre dovrà osservare anche ammassi stellari, galassie e supernove.
“La scorsa estate, la possibilità di una missione scientificamente produttiva per Kepler dopo la rottura della sua ruota di reazione non era neanche presa in considerazione. Oggi, grazie ad un’idea innovativa e al lungo e duro lavoro del team NASA E Ball Aerospace, Kepler può consegnarci i primi Pianeti candidati per essere studiati dal James Webb Space Telescope, in modo da tracciare le caratteristiche atmosferiche dei mondi distanti e cercare in essi eventuali tracce di vita” spiega l’astrofisico della Nasa Paul Hertz.
Infatti l’attività di Kepler era stata sospesa, e si temeva la cancellazione delle sue funzioni proprio a causa di un guasto, che fortunatamente è stato risolto. Ma c’è anche un po’ d’Italia in questa scoperta: le ultime rilevazioni di dati che poi hanno portato alla conferma della presenza del pianeta, sono state fatte grazie al Telescopio Nazionale Galileo, situato sull’isola di San Miguel de La Palma (Canarie).