L’Italia si dimostra tra i paesi piĆ¹ “generosi” per la donazione di organi. Sono aumentati i volontari che sulla carta di identitĆ vogliono dichiararsi pronti a dare una parte di se stessi in caso di morte. I numeri presentati al Ministero della Salute sull’attivitĆ del 2015 circa iĀ trapianti e le donazioni di organo, forniti dal Centro Nazionale Trapianti, confermano lo scorso anno come un 2015 estremamente positivo, con un trend in crescita.
Il risultato ĆØ stato raggiunto anche grazie alla campagna “Una scelta in Comune”, un’iniziativa promossa dal ministero della Salute con FedersanitĆ Anci per la registrazione della dichiarazione di volontĆ sulla donazione degli organi al momento del rilascio (o rinnovo) della carta d’identitĆ .
Ma il merito va anche al considerevole numero dei Comuni italiani che hanno attivato questa procedura (454 nel 2015 contro i 23 nel 2014) e che hanno consentito di raggiungere una media di 1000 dichiarazioni al giorno.Ā Si mantiene alta anche la percentuale dei consensi alla donazione: il 91.6% delle manifestazioni di volontĆ ĆØ positiva.
“Ć stato un anno positivo – diceĀ Alessandro Nanni Costa, direttore del Cnt -; ĆØ cominciata l’attivitĆ di donazione a cuore fermo, le liste di attesa sono stabili il che ĆØ un segno fortemente positivo e anche la sopravvivenza dei pazienti dopo l’intervento ĆØ positiva. Il sistema conferma la sua eccellenza. Ci sono ancora molte differenze sulle donazioni fra Nord e Sud, ma molte Regioni del Sud stanno crescendo”.
Secondo il ministro della Salute, “bisogna rafforzare la collaborazione con le amministrazioni comunali perchĆ© queste possono aiutarci a veicolare i progetti di buona sanitĆ ”, lavorandoĀ “per ottimizzare e migliorare sempre di piĆ¹ il sistema dei trapianti in Italia che ĆØ un eccellenza riconosciuta in tutto il mondo”.