ISIS, TWITTER CHIUDE 26 MILA ACCOUNT LEGATI AL TERRORISMO ISLAMICO

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Secondo un’analisi condotta dalla compagnia tecnologica “Recorded Future” per il quotidiano statunitense Wall Street Journal, sono 26 mila gli account dell’Isis bloccati da Twitter nel solo mese di marzo, un numero 4 volte superiore a quello dei profili eliminati nel mese di settembre 2015. Una risposta efficace all’uso sempre più frequente e professionale che il sedicente Stato Islamico fa di internet e dei social network. Basti pensare che a marzo il Califfato aveva aperto 21 mila nuovi profili, a fronte dei 7 mila creati a settembre: non a caso l’Isis è considerato il gruppo terroristico meglio organizzato sul web.

Già a febbraio Twitter aveva annunciato di aver chiuso oltre 125 mila profili che contenevano serie minacce terroristiche o che incitavano ad attacchi. Il Califfato, dal canto suo, aveva risposto con un video di minaccia ai fondatori di Facebook e Twitter, Mark Zuckerberg e Jack Dorsey, colpevoli di avere bloccato gli account sui social.

Zuckerberg e Dorsey hanno preso molto seriamente la loro battaglia contro il terrorismo e si sono serviti dell’aiuto di numerose società private di intelligence e di organizzazioni collettive come CtrlSec – che nel 2015 ha scovato 120 mila account Twitter legati all’Isis – con l’obiettivo di individuare i profili potenzialmente pericolosi e legati al Califfato. “Nessuna organizzazione terroristica ha mai lanciato un’operazione online di influenza globale così dinamica ed efficace come l’Isis”, è il commento di Michael S. Smith II, chief technology officer della società di sicurezza Kronos Advisory, impegnata nel monitoraggio online del Califfato con CtrlSec.

Edith Driscoll: