#IOMANGIOSANO, LA PETIZIONE DI ACTIONAID, CITTADINANZATTIVA E SLOW FOOD SUL CIBO A SCUOLA

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Una petizione per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di rivedere le “Linee di indirizzo per la Ristorazione Scolastica” entro il 31 ottobre 2015, data di chiusura di Expo 2015 e di promuovere un quadro di riferimento nazionale che orienti il mercato della ristorazione scolastica verso scelte sostenibili e responsabili. È questa la richiesta di tre onlus da sempre impegnate nella buona pratica alimentare e nel sociale: ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia.

Secondo i tre enti non profit, uniti nell’alleanza “Italia Sveglia”, la ristorazione scolastica è un servizio essenziale che coinvolge studenti, insegnanti, famiglie, autorità locali e nazionali, le aziende fornitrici e i produttori. Un business da circa 1,3 miliardi di euro: 380 milioni di pasti l’anno per 2 milioni e mezzo di utenti. “Oggi quando parliamo di ristorazione scolastica”, spiegano i promotori della campagna, “non si può evitare di affrontare questioni come l’educazione all’alimentazione e al consumo sostenibile e consapevole, la partecipazione dei soggetti alla definizione e revisione del servizio, la trasparenza degli appalti, la lotta agli sprechi alimentari e non”.

Nel quadro di Expo e della Carta di Milano, ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia si sono uniti nella petizione denominata #iomangiosano al fine di costruire un quadro di riferimento nazionale verso scelte responsabili che promuovano un sistema agro-alimentare sostenibile che tenga conto di questi elementi: l’utilizzo di prodotti locali e sani per i cittadini e l’ambiente; il rispetto di lavoratori, ambiente e consumatori; la partecipazione di genitori e alunni alla definizione del servizio; la trasparenza delle gare di appalto e la riduzione degli sprechi e dei rifiuti. Il testo completo della petizione indirizzata al Presidente Renzi è consultabile nei siti delle onlus.

Milena Castigli: