Scongiurato il pericolo di un inverno al freddo. Dopo 14 ore di trattative, a Bruxelles è stato raggiunto l’accordo tra Russia, Ucraina e Unione Europea sulla fornitura di gas da Mosca al vecchio continente. Josè Barroso – Presidente della commissione europea – ha voluto finire in bellezza il mandato in scadenza domani siglando un accordo che verosimilmente porterà “conseguenze positive nei rapporti tra Russia e Ucraina” sventando anche la temuta crisi energetica, la terza in cinque anni.
La delegazione russa era pronta a firmare purché Ucraina e Commissione Ue si mettessero d’accordo per dare garanzie sul pagamento delle forniture di gas. Il numero uno del colosso russo dell’energia Gazprom, Alexei Miller, prima della ripresa dei negoziati aveva annunciato infatti che se questa intesa fosse stata firmata “allora ci si può aspettare che tutti gli accordi trilaterali saranno siglati”.
L’accordo fissa i nuovi termini economici e i nuovi prezzi delle forniture di metano almeno fino a marzo 2015 e prevede che l’Ue fornirà a Mosca le garanzie finanziarie per i pagamenti da parte di Kiev, insolvente da mesi. Nel giugno scorso, infatti, la Russia aveva interrotto unilateralmente le forniture in Ucraina dopo il mancato pagamento delle forniture; i contrasti si sono poi ulteriormente inaspriti dopo l’annessione da parte di Mosca della penisola di Crimea. La Russia si è dunque recata al meeting chiedendo garanzie per i pagamenti da Bruxelles, non fidandosi più dei governanti di Kiev, spesso insolventi, e le ha ottenute. Se l’Ucraina, come ha dichiarato lo stesso commissario Ue all’Energia Guenther Oettinger, non onora gli impegni, tocca all’Ue o al Fondo monetario farsi carico di garantire che questa possa pagare.
Entrando nei dettagli, a Mosca sono stati assicurati pagamenti anticipati per i primi 4 miliardi di gas, in modo da evitare che Gazprom – che controlla la stragrande maggioranza delle riserve di gas in Russia – rimanesse ancora una volta in credito. Il secondo punto riguarda i termini commerciali dell’operazione: per le nuove forniture l’Ucraina pagherà 378 dollari per mille metri cubi sino a fine anno, e a 365 sino a fine marzo 2015. Gazprom vedrà anche saldato, come era già stato convenuto nei round precedenti della trattativa, parte del debito pregresso con il pagamento di 3,1 miliardi di dollari suddivisi in due tranche, la prima da 1,45 miliardi da pagare subito e la seconda da 1,65 miliardi da saldare entro fine anno.